Alla ricerca della continuità
Quella che è appena trascorsa è stata un'annata decisamente tribolata per Kevin-Prince Boateng. Gli infortuni si sono accaniti sul centrocampista ghanese, costretto a fermarsi in tante, troppe occasioni: solo 27, comprensive di tutte le competizioni, le presenze complessive del trequartista. I problemi fisici del venticinquenne berlinese, uniti a quelli di Alexandre Pato, sono stati una delle cause del mancato successo in campionato: quando è venuta meno la "birra" di Ibrahimovic, il Milan ha pagato a caro prezzo l'assenza delle altre sue bocche di fuoco. Lunedì, insieme alla stagione del Milan, partirà anche quella di Boateng, chiamato al definitivo salto di qualità in rossonero: l'ex Portsmouth, grazie ai suoi colpi, ha fatto impazzire la tifoseria, ma la mancanza di continuità ne ha impedito la definitiva consacrazione.
Indiscrezioni e rumours, particolarmente frequenti quest'estate, hanno interessato anche l'esplosivo incursore, indicato spesso come possibile partente e/o vicino alla cessione. La verità è che, in questo momento, il Milan non può fare a meno di Prince, elemento fondamentale per lo scacchiere di Allegri. Oltre a sperare in una piena rinascita del Papero, falcidiato da continui malanni muscolari, bisognerà lavorare molto sulla tenuta atletica di Boateng: l'obiettivo, a prescindere dai gol e dagli assist, sarà quello di disputare almeno 40 gare stagionali. Nel frattempo, oltre ad Emanuelson, al Centro Sportivo di Carnago si lavorerà anche su altri possibili sostituti: Constant e Traoré, in questo senso, potrebbero essere gli uomini giusti.
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