ESCLUSIVA MN - Andrea Longoni: "Mi ha impressionato Traorè. Thiago? Hanno vinto i soldi. Ci vogliono colpi alla Nocerino, il Milan si riprenderà"
Primo test amichevole in casa rossonera, le nuove promesse rossonere, la cessione di Thiago Silva al PSG e quella imminente di Zlatan Ibrahimovic. Questi i temi toccati nell'intervista esclusiva raccolta da MilanNews.it ad Andrea Longoni, noto giornalista di Telelombardia.
Andrea Longoni, che Milan hai visto durante la prima sgambata casalinga?
E' stato un buon Milan, ovviamente era più forte quello in maglia rossonera. Mi ha fatto una buona impressione Traorè. Si deve amagalgamare bene con il gruppo, ma sta facendo bene. Dall'altra parte non mi è dispiaciuto Taiwo. Boateng si è visto subito in forma, questo è un giocatore da cui si deve ripartire. Ho sentito Allegri che incitava spesso El Shaarawy e gli dava molti consigli: vista l'assenza di Ibra sarà fondamentale. E' stato un buon test, sicuramente positivo.
Chi pensavi potesse emergere maggioramente da questa prova?
E' un test in famiglia, quindi lascia sempre il tempo che trova. Ero curioso di vedere Acerbi che però non è stato chiamato in causa. Traorè è forse la nota più positiva. Ho visto anche un buon Boateng, viste le voci di una presunta richiesta di aumento di ingaggio. Lui ha risposto molto bene: ha aiutato e si è sacrificato. Deve migliorare ancora un po' El Shaarawy, è per questo che Allegri gli dava spesso consigli. Può davvero fare la differenza.
E poi è un giovane. Sono proprio i giovani da cui il Milan deve ripartire. Durante la partitella è arrivata la notizia dell'ufficialità del passaggio di Thiago Silva al PSG. Il Milan ha perso un pezzo della sua storia e probabilmente il difensore più forte al mondo. Cosa ne pensi?
Ha perso il difensore più forte al mondo e un pezzo della recente storia rossonera. Credo che i tifosi del Milan dopo Shevchenko e Kakà siano abbastanza vaccinati. Quest'anno, però, non si riesce a rispondere a una domanda: ovvero che Milan si vedrà nella prossima stagione. Ci chiediamo tutti se sarà in grado di combattere per lo scudetto, l'obiettivo dichiarato: io ho qualche dubbio, però i tifosi si devono fidare di Galliani che ha sempre fatto bene. Dispiace per Thiago Silva che, oltre ad essere un grande professionista e un giocatore di grande classe, è una bravissima persona come confermano anche i compagni.
Lui non voleva andar via, anche perché aveva appena rinnovato. Giusto?
Beh, però aveva chiesto anche un aumento pesante. A questa storiella dei giocatori che vanno via e poi dicono che volevano restare ci credo poco. Alla fine il Milan non ha obbligato Thiago Silva ad andar via e il giocatore ascoltava le proposte che gli pervenivano. E quindi credo che, purtroppo, abbiano prevalso i soldi e un progetto che, sulla carta, è più ambizioso rispetto a quello del Milan.
Quindi, secondo te, il progetto parigino è più valido di quello rossonero?
Sì sì, ma non solo sulla carta. I campioni fanno la differenza e là c'è voglia di investire. C'è una squadra che comunque oggi, se dovesse arrivare pure Ibrahimovic, è superiore al Milan.
Questione di ore anche per il passaggio dello svedese?
Sì, credo proprio che è solo una questione di cifre. Lunedì probabilmente sarà la giornata decisiva. Mino Raiola, che fa benissimo il suo lavoro, cerca di spuntare il più possibile. L'ufficialità arriverà sicuramente, bisognerà rassegnarsi all'idea.
Il colpo di teatro del presidente Silvio Berlusconi non era più atteso nelle ultime ore?
No, non mi aspettavo un colpo di teatro un mesetto fa. Quello di allora fu positivo, credo che un altro sarebbe stato quasi assurdo.
I tifosi sono arrabbiati per la cessione di Thiago e per quella imminente di Ibra. Si può accettare la cessione, ma non credi siano più arrabbiati per la mancanza di trasparenza e comunicazione della società a riguardo?
Credo siano arrabbiati più che altro per come siano andate le cose. Un mese fa quando Galliani diceva che era stato un atto eroico quello di Berlusconi nel confermare Thiago era sincero, non pensava che oggi sarebbe arrivata un'altra offerta e, poi, andato via Thiago. Durante la conferenza stampa di presentazione della stagione, in occasione del raduno, Galliani era stato chiaro dicendo "proveremo a lottare per il campionato". Non ha affermato che vinceremo perforza la Champions League. Credo che già da lì si potesse capire che gli obiettivi erano stati ridimensionati. C'è stata chiarezza.
Ora si guarda al futuro. Come si deve muovere il Milan?
Ci vogliono colpi alla Nocerino, giocatori in esubero da altre squadre e che rendono molto in campo. Magari con la bravura della società e del tecnico quando li mette in campo. E poi bisogna puntare sui giovani: quando non hai soldi bisogna guardare a loro. Collegandomi a prima: mi ha fatto una buona impressione De Sciglio, secondo me ha la testa giusta per diventare prossimamente un titolare.
Twitter: AlbertoVaneria
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