La speranza è l'ultima a morire. Ma il 31 agosto è sempre più vicino
Prigioniero del suo contratto. Si ritrova così Ricardo Kakà, il 'bimbo d'oro' che tutti abbiamo conosciuto in Italia. Dopo tre stagioni con la maglia del Real, Ricky vuole tornare a Milano e, come sappiamo, sarebbe anche disposto a ridursi il pesante ingaggio. Le complicazioni sono però di natura fiscale. Una doccia fredda per Galliani, che adesso potrebbe anche far saltare il viaggio di domani a Madrid. Kakà, si sa, è l'obbiettivo principale dei rossoneri, ma questa squadra ha sicuramente bisogno di qualche rinforzo in più. Allegri ne ha parlato ieri con Braida, un summit per capire come potrebbe essere il Milan del futuro. Se è in dubbio l'arrivo di Kakà, lo è anche quello di Diarrà, la cui trattativa è legata a quella del brasiliano. Ci sono ancora pochi giorni per pensare a queste trattative, intanto Galliani ha portato a casa Niang,giovane centravanti, classe '94 prelevato a titolo definitivo dal Caen.
Il club milanese avrebbe pagato una cifra attorno ai 2,5-3 milioni di euro per assicurarsi il giocatore di origini senegalesi. Niang farà parte da subito della prima squadra e sarà a disposizione di Allegri già per la seconda gara di campionato con il Bologna. Certo non è questo il nome che farà sognare i tifosi rossoneri che domenica a San Siro hanno dovuto assistere alla prima sconfitta del Milan in campionato, ma soprattutto ad una squadra che non gira e non costruisce. Per non parlare dei singoli: di Boateng, che non incide nemmeno per sbaglio, di El Shaarawy, invisibile in campo e che si mette in mostra solo al momento del cambio mostrandosi incomprensibilmente infastidito, di un Montolivo non ancora rodato, di un Nocerino spento e irriconoscibile. A brillare ci hanno pensato solo Yepes, vero guerriero della difesa, e il giovane ma sicurissimo De Sciglio, orgoglio della cantera rossonera. Un vero talento, una bella scoperta di Allegri che sin da subito gli ha dato fiducia. Bene anche Antonini che sulla fascia sinistra fa il suo, mettendoci sempre grinta e passione, non pervenuto invece Flamini. Incomprensibile, infine, l'atteggiamento di Robinho al momento del cambio, che lo spogliatoio abbia qualche problema con Allegri? Intanto i tifosi sperano, manca poco alla fine del mercato, ma lo striscione esposto dalla Curva Sud “31 agosto, attendiamo fiduciosi”, è il simbolo che il popolo rossonero crede ancora nella dirigenza e che fino alla fine sosterrà il club, nella speranza di momenti migliori.
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