Orgoglio e pregiudizio. Le ultime ore del mercato per definire il Milan 2.0 di Allegri

Orgoglio e pregiudizio. Le ultime ore del mercato per definire il Milan 2.0 di AllegriMilanNews.it
giovedì 30 agosto 2012, 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti

Titolone oggi, che ricorda il romanzo scritto da Jane Austen nel 1813. Partiamo dal pre-giudizio. Forse siamo precipitati, ancora una volta, nella tentazione di giudicare la campagna acquisti e vendite estiva quando l’estate non era cominciata o quando il sole era a picco sul mare invece di dare l’opinione finale con le spiagge già quasi deserte a fine agosto. Come se non sapessimo che Silvio Berlusconi è un innamorato di questa sua creatura, un innamorato che vorrebbe resistere alle tentazioni ma che poi si lascia ammaliare dal canto inebriante dei grandi giocatori. Come se non sapessimo che Adriano Galliani, il dirigente con la feluca, il ministro senza portafoglio pieno, è un abilissimo tessitore, un formidabile seminatore, che solo negli ultimi giorni di mercato si presenta con la sua cravatta gialla ed un sorriso furbo, per chiudere le trattative più complicate. Solo quando sono mature al punto giusto.
Invece dobbiamo sapere che in questi giorni decisivi per un Milan più forte, una signora è spesso in Via Turati, una signora bionda che ama tanto il Milan, che parla con suo papà perché la squadra rimanga sempre al vertice del calcio italiano e mondiale. E’ Barbara Berlusconi, oggi figura essenziale per le fortune future del Milan, che tiene i contatti, smussa, cuce come una ricamatrice di Bruges con mano delicata. Il suo lavoro è importante e molto proficuo, visti i giocatori acquistati in questi ultimi giorni, in queste ultime ore.

Non voglio dispensare consigli ad alcuno, ma forse sarebbe da stampare questa pagina perché a maggio, giugno e luglio del 2013, si eviti dunque di tranciare giudizi sul lavoro dei dirigenti rossoneri prima dell’ultimo giorno di mercato. Gli acquisti di Pazzini, Niang , Bojan e sto scrivendo prima dell’arrivo di un centrocampista da schierare davanti alla difesa, magari di un difensore centrale, magari di ..Kaka, hanno alzato il tasso di classe e di qualità del gruppo allenato da Massimiliano Allegri. Così certamente non assisteremo più ad una partita così misera sul piano tecnico, così povera sul piano del divertimento, come quella purtroppo offerta dai Ragazzi, domenica scorsa contro la Sampdoria.

Parliamo ora dell’orgoglio. Forse i tifosi del Milan, certo delusi dalle recenti partenze, certo abituati a festeggiare l’arrivo dei campioni più celebrati, hanno dimenticato per meravigliosa assuefazione, la fortuna di trascorrere la loro vita insieme ai colori rossoneri. Mi accorgo quanto sia importante, quanto sia famoso, quanto trasudi gloria e ammirazione il marchio Milan, quando parlo con i giocatori, vecchi e giovani, che sbarcano su questo meraviglioso pianeta. Niang mi dice: “Per me è un sogno che si è realizzato”.  Bojan, con voce emozionata, esclama: ”Ho scelto il Milan perché è il Milan, un club glorioso”. Pazzini si guardava intorno a Milanello, come entrato a Wonderland. Insomma nonostante il momento difficile, nonostante le critiche feroci ed i giudizi severi, questo Milan rimane l’oggetto delle brame di tutti i giocatori del mondo. Certo, per continuare ad esserlo, il Milan deve chiudere queste settimane tremende con uno scatto d’orgoglio. Io sono fiducioso, anche perché vorrei ricordare i novanta minuti di domenica solo come un incubo, come un brutto sogno, come un pomeriggio di un giorno da cani.