Un Faraone irriconoscibile si nasconde al Dall'Ara
Nella prima vittoria del Milan brilla la stella di Giampaolo Pazzini che mette a segno una tripletta e si prende il pallone e la scena al Dall’Ara. In molti si sono dimenticati del suo compagno di reparto odierno, quel Stephan El Shaarawy che è stato l’ombra di sé stesso in quel di Bologna.
L’italo-egiziano delude contro i rossoblu, avulso dal gioco, un po’ abulico, quasi svogliato, è una comparsa nel film del Pazzo. Il ragazzo ha i numeri, li conosciamo, ma fa di tutto per nasconderli in questo inizio di stagione. Dopo un esordio deludente contro la Samp, con l’alibi di un Milan che non gli ha recapitato palloni, conferma lo scarso stato di forma anche in Emilia, con una prestazione al limite dell’imbarazzante.
Il feeling con Pazzini non c’è, naturale visto che si conoscono da poco più di una settimana, ma El 92 non prova neanche a dialogare con l’ispirato compagno di reparto. Si nasconde per tutti i 65 minuti in cui è impiegato da Allegri, tanto da costringere il toscano a richiamarlo in panchina per dare spazio all’ultimo arrivato Bojan. Non incide nella partita, non entra mai nella manovra, illumina la sua prestazione con un paio di lampi come il lancio di prima in girata per Nocerino nel primo tempo, ma sono sparuti segnali di classe all’interno di una partita anonima. Per tutto il resto del match Stephan vivacchia nel limbo di un attacco che non brilla in assoluto, riceve pochi palloni ed anche quando ha la sfera fra i piedi non cerca mai lo spunto, non ha iniziativa e si limita a scaricare il pallone al compagno più vicino.
Un inizio di stagione difficile per il Piccolo Faraone, partito malissimo quando doveva provare a prendersi più spazio possibile, viste le defezioni nel reparto offensivo. Non mostra le sue qualità e sembra soffrire i carichi di lavoro, unica giustificazione a due prestazioni così opache per un ragazzo che non sembra peccare in carattere. Da rivedere El Shaarawy con la speranza che sappia mostrare molto di più in futuro, il Milan ha bisogno di lui e lui ha bisogno di giocare, il matrimonio d’intenti potrà essere celebrato solo se il ragazzo riuscirà a ritrovare lo smalto e dimostrare di meritare quella maglia così importante.
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