Ecco a voi il triplice Pazzo
Gianpaolo Pazzini, alla prima da titolare con la maglia rossonera, si è presentato ai tifosi del Milan, accorsi in massa a Bologna, nei migliori dei modi. Il Pazzo realizzando una tripletta ha evidenziato, e non vogliamo addentrarci ulteriormente, come Galliani e i dirigenti rossoneri non abbiano fatto una cantonata a proporre lo scambio Pazzini-Cassano con conguaglio a favore dei nerazzurri. L’11 rossonero, autore anche di una tripletta con l’Italia Under 21 all’inaugurazione del nuovo Wembley, è il prototipo del riferimento avanzato che serviva alla squadra rossonera. Allegri, infatti, aveva richiesto a gran voce un centravanti dalle caratteristiche diverse dagli altri giocatori offensivi presenti nella rosa milanista: un attaccante che sapesse usare il fisico per farsi spazio tra i difensori avversari, aiutare la squadra a salire nei momenti di difficoltà, e soprattutto che fosse estremamente concreto sottoporta. Nei tre gol di stasera i tifosi del vecchio cuore rossonero hanno visto tutte le qualità di Gianpaolo Pazzini: astuzia e furbizia nel procurarsi il rigore del vantaggio, quantomeno dubbio. Sulla rete del vantaggio milanista il Pazzo ha dimostrato tempismo nell’approfittare dell’errore di Agliardi.
La dinamica della seconda rete del Milan a molti ha richiamato alla mente il fiuto di Filippo Inzaghi. Come il ''re del gol'' Pippo anche Gianpaolo ha mostrato di sapersi trovare al posto giusto al momento giusto e di sapere cogliere al volo ogni minimo errore dell’avversario. Ma Pazzini non è solo sinonimo di gol di astuzia. Il gol che ha sigillato il match è di pregevole fattura: il tiro di Nocerino, a dir la verità male indirizzato, è stato repentinamente corretto in rete dal provvidenziale esterno destro del Pazzo Pazzini. Con l’ hat-trick di Bologna almeno fino a domani sera il nuovo attaccante del Milan guarderà tutti dall’alto in basso della classifica marcatori di serie A. Siamo sicuri che, in questo momento, Galliani e con lui tutti i tifosi rossoneri stanno ridendo sotto i baffi: se Pazzini dovesse infatti riprendere la continuità sottorete avuta alla Sampdoria e nei primi sei mesi all’Inter ne vedremo sicuramente delle belle.
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