Inutile illudersi, il Pazzo salva tutto ma...
Giampaolo Pazzini salva capre e cavoli. Con una tripletta l’ex interista ha steso il Bologna e nascosto le molte magagne del Milan. Come se non bastasse ci sono poi da aggiungere l’infortunio di Montolivo e l’operazione alla mano che dovrà sostenere Boateng. In attesa di tempi migliori erano fondamentali i tre punti in palio. Comunque, rispetto al match casalingo con la Sampdoria qualcosa in più si è visto. Non tanto per la qualità del gioco quanto per la maggiore grinta, corsa, e determinazione nonostante le inevitabili (lunghe) pause. Lo spirito battagliero di Kevin Prince Boateng, che pian piano sta ritornando ai buoni livelli del recente passato, ha trascinato un po’ tutti. E’ inutile illudersi la squadra di Allegri è ancora molto lontana da un rendimento eccellente. Al Dallara si è visto un Milan muscolare privo di estro e fantasia che ha vissuto soltanto di (pochi) spunti individuali. Massimo Ambrosini nelle rituali interviste del dopo partita ha detto: “il gap con la Juventus non è colmato.” Forse non ha torto.
Il protagonista assoluto, però, è stato Giampaolo Pazzini. Il “Pazzo” ha segnato dal dischetto, dopo essersi procurato un rigore (molti dicono insistente), e nel momento più critico del match (il Bologna aveva sfiorato in ben due occasioni il possibile 2 a 1) ha capitalizzato una papera del portiere Agliardi portando in vantaggio i rossoneri, per poi triplicare con uno spettacolare colpo di tacco. Insomma ha fatto tutto il “Pazzo” grande opportunista, bravissimo a sfruttare gli errori degli avversari (e dell’arbitro). Già perché certi cadeaux dei direttori di gara si possono anche sbagliare (vedi il penalty concesso alla Juventus contro il Parma fallito da Vidal).
Non per essere nazionalisti ma in avvio è sceso in campo un Milan composto per dieci undicesimi da italiani di cui due hanno ventanni. In un momento in cui gli stranieri abbondano anche questo può essere ritenuto un aspetto positivo. Oltretutto Alino Diamanti del Bologna è stato in assoluto il miglior giocatore in campo e Giampaolo Pazzini il match winner dell’incontro.
Dunque buone notizie per la Nazionale di Prandelli.
Cosa non va nel Milan? Per incominciare i due esterni bassi. De Sciglio e Antonini dovrebbero essere instancabili propulsori di fascia e invece hanno funzionato ad intermittenza. Benino nel secondo tempo De Sciglio, meno bene Antonini. Centrocampo scarsamente propositivo. Montolivo non lascia traccia, Ambrosini lotta con la solita grinta ma non ha lampi di genio, Nocerino è un mezzo disastro. Davanti El Shaarawy è del tutto anonimo. De Jong, all’esordio, sostituisce Montolivo acciaccato svolgendo bene i suoi compiti almeno per ciò che attiene i recuperi palla e i contrasti. Bojan, nella sua breve apparizione, e più incisivo di El Shaarawy. I due centrali, Bonera e Acerbi, accusano qualche scompenso ma tutto sommato, considerato che il Milan non paga dazio, si sono espressi su livelli accettabili. Buoni interventi di Abbiati.
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