La carta offensiva che può risolvere molti problemi
Quando si pensa al tridente la mente corre veloce al Camp Nou o all’Amsterdam Arena. Perché Barcellona e Ajax sono le massime scuole dello schema a tre punte. A questa elite spera di iscriversi presto anche il Milan. Che dopo aver inventato il regista alla Pirlo una decade fa e il trequartista moderno in Boateng cerca di trovare nuove soluzioni per tornare a vincere. Dato per assodato che Pazzini sarà il realizzatore principe del Diavolo, scatta il toto-nome su chi cercherà di innescare la miccia con il numero 11 sulle spalle.
Un uomo solo al comando. Bojan Krkic appare il partner ideale del Pazzo. Soprattutto aspettando il ritorno in campo dell’inguaribile Pato e di Robinho – pronto a far ritorno in Brasile a gennaio -. Largo a destra deve continuare a fare ciò che sa, senza che gli siano chiesti troppi compiti difensivi. Movimento senza palla, dribbling, rapidità nello stretto. Cross per Pazzini e magari qualche gol ogni tanto – non la specialità della casa -. Più maturo di ElSha – a cui va dato tempo per crescere e sbagliare -, conosce bene il modulo. Due elementi da non sottovalutare. Soprattutto il secondo: perché è più facile adattarsi sull’esterno se lo hai già fatto per una vita. Soprattutto se hai imparato a farlo dove il Tridente non è un modulo ma uno stile di vita. Proprio come Bojan e i suoi 648 sigilli canterani più i 41 antivenusiani. Che non si fanno certo per caso.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale e responsabile: Antonio Vitiello
© 2024 milannews.it - Tutti i diritti riservati