Pato, alternativa o spalla di Pazzini? I muscoli vengono prima...
Ceduto Ibrahimovic, il peso dell'attacco rossonero si era trasferito (almeno sulla carta) sulle spalle di Pato. I buoni propositi non sembravano mancare al brasiliano, il quale si era detto al 100% dopo l'ultima gara disputata con la Nazionale (condita da una benagurante doppietta). I tifosi milanisti speravano nel rilancio, ma poi è arrivato il patatrac. Il brasiliano, dopo uno scontro in allenamento con Boateng, avverte un nuovo (ed inedito) problema muscolare: questa volta si tratta di una distrazione all'adduttore della coscia sinistra. Sebbene non sia stato lesionato il flessore, vero "tallone d'Achille" del Papero, lo stop è comunque obbligatorio: un mese o più per il rientro, con i classici dubbi del caso. Sono passati quindici giorni da quell'infortunio e, complice anche la tripletta del Dall'Ara, lo scettro dell'offensiva rossonera è passato nelle mani di Pazzini.
Alexandre, la cui guarigione sta procedendo senza intoppi, dovrebbe essere pronto entro la fine di settembre. Una volta ritornato a disposizione, e recuperato dal punto di vista atletico, il ventitreenne brasiliano dovrà lentamente rientrare nei ranghi. Per lui si parlava di un futuro da centravanti, ma la presenza di Pazzini potrebbe ricondurlo al ruolo di seconda punta. Una considerazione tattica che al momento passa assolutamente in secondo piano. Prima i muscoli, poi la gloria, con tutte le onorificenze del caso: Pato ha la possibilità di diventare una spalla staordinaria per l'ex nerazzurro, oppure un'alternativa di primissimo livello. Per farlo, tuttavia, servirà la solidità fisica: non proprio il punto di forza dell'attaccante di Pato Branco.
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