Allegri ad un bivio: la stagione della verità
Massimiliano Allegri non vive certamente giorni felici. Dalle battute finali dello scorso campionato infatti, il tecnico rossonero è stato al centro di innumerevoli critiche da parte della stampa, ma anche di alcuni giocatori non felici del trattamento a loro riservato. Ormai però, abbiamo imparato a conoscerlo. Il Conte Max non guarda in faccia a nessuno, come abbiamo visto nei casi Ronaldinho e Pirlo, ma anche con molti altri senatori, soprattutto nell’ultima sfortunata annata. Nonostante tutto, la società, con Adriano Galliani in testa, ha sempre creduto nell’allenatore, nonostante alcune polemiche sollevate dal Presidente Berlusconi sul gioco mostrato dalla squadra ad esempio. Pur con qualche errore abbastanza evidente infatti, il tecnico toscano ha fatto benissimo sulla panchina rossonera. I numeri parlano chiaro: uno scudetto al primo anno, una Supercoppa italiana contro i cugini dell’Inter ed un successivo secondo posto, condito da polemiche e da una marea di infortuni. Siamo dunque alla stagione della verità, una sorta di bivio della sua carriera: fare il grande salto di qualità nell’Olimpo dei grandissimi o essere francobollato come un “normale” allenatore. A dire il vero però, quest’anno non sembra essere quello giusto per trarre giudizi definitivi, visto che si ritrova in mano una squadra nettamente rinnovata senza top player, ma un “grande” si vede anche in queste situazioni di difficoltà. A differenza dello scorso anno infatti , l’obiettivo principale non è lo scudetto a tutti costi, ma quello di “arrivare nei primi tre posti”. Missione non certo facile per “acciuga” che dovrà riuscire a compattare un gruppo nuovo e sprovvisto di top player, sempre con un occhio all’infermeria.
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