I piani segreti di gennaio
Mexes, Mesbah, Flamini, Emanuelson, Pato: in 5 sono già sotto esame, il sesto è Massimiliano Allegri.
Un allenatore vive per definizione, sotto la lente di ingrandimento, la fibrillazione sale per quanto riguarda quello rossonero adesso che Galliani ha pulito bene la sua, di lente. Per mettere a fuoco modulo, risultati, gioco, discordanze sugli obiettivi, preparazione (infortuni), gestione di taluni giocatori, elementi che avrebbero reso un po’ insofferente il vicepresidente. Il quale allargherebbe così la cerchia dei tiratori scelti del tecnico livornese, che conta già qualche detrattore in Famiglia. Il salario lordo di Allegri è stato un bel deterrente la scorsa primavera, rispetto alle forti tentazioni di cambiamenti. Ora però che le mensilità si assottigliano, il discorso potrebbe cambiare radicalmente, a condizione che si reperisca l’eventuale sostituto. La posizione di Allegri si è fatta precaria in queste ultime settimane, ben al di là – come si può notare – dei troppi cambi durante l’amichevole col Real Madrid (5-0) o del caso Zè Eduardo. Si parla di metodologia, filosofia, convivenza. In soldoni, alla fine, si parla di risultati sul campo e saranno quelli a determinare la lunga o vita o il congedo di Allegri sulla, o dalla, panchina del Milan.
Sulla graticola c’è già finito anche qualche giocatore.
L’atteggiamento estivo di Mesbah che ha rifiutato qualsiasi destinazione, non è stato gradito in via Turati. Né la difficile, contraddittoria estate di Mexes, personale (problemi di famiglia) e professionale (problemi di peso e di rapporti, in Nazionale e con la stampa). Flamini non sembra aver recuperato la piena efficienza, né la coesione migliore con i compagni, dopo la lunga assenza per infortunio. Emanuelson mattatore dell’estate, si è trovato improvvisamente panchinaro anche in condizioni di gioco precario. Di Pato ormai la letteratura ha scritto tutto, manca un nuovo capitolo che difficilmente sarà ambientato negli stessi luoghi e con i medesimi protagonisti. Ci sono 3 mesi per cambiare le cose, le convinzioni, le sensazioni. Ma se nelle sessioni di mercato estivo il Milan attende sempre lo scoccare delle 19 del 31 agosto, in quello di gennaio è già vivo e vigile con larghissimo anticipo, come dimostrano gli acquisti del gennaio 2011 e la trattativa Tevez 8 mesi fa (iniziata in ottobre nonostante la sua cattiva conclusione).
La priorità è il terzino sinistro, non tanto per il rendimento di Antonini, quanto per il reperimento di un‘alternativa più credibile di Mesbah. E’ ovvio che il recupero di Pato, dovesse avvenire in tempi ragionevoli e in condizioni soddisfacenti, è destinato a diventare l’argomento principe di autunno con riflessi inevitabili dall’Epifania in poi. Ancelotti e il PSG non mollano, l’unica a mollare è stata Barbara e anche questo modifica lo scenario.
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