Sportmediaset parla già di ultima spiaggia per Allegri
Siamo a metà settembre e l’ultima spiaggia dovrebbe essere quella dei bagnanti davanti all’imminente fine dell’estate. Nel calcio, se non hai Zamparini nei paraggi, non è la stagione giusta. Invece dopo un avvio-horror di stagione, Allegri si ritrova già in difficoltà. E se proprio non rappresenteranno l’ultima spiaggia, la sfida con l’Anderlecht in Champions League e la successiva trasferta di Udine in campionato posizioneranno i rossoneri davanti a un bivio: o arrivano segnali positivi o potrebbe essere già il momento di scelte fino a qualche settimana fa nemmeno immaginabili.
L’indebolimento della rosa lasciava presagire una stagione più difficile delle precedenti, ma una partenza così non era in preventivo nemmeno nei peggiori incubi rossoneri: 3 partite a San Siro (Trofeo Berlusconi compreso), 3 sconfitte. Solo una gioia, a Bologna. Dove il Milan ha convinto solo sui tabellini. Due sconfitte casalinghe in avvio di campionato si erano viste solo una volta nella storia del Milan: nella stagione 1930-31. Più che storia, preistoria.
Preoccupano i risultati, ma ancor di più la totale mancanza di gioco. In molti pensano che sarebbe bastato avere ancora a disposizione Ibrahimovic per vincere partita come quella con l’Atalanta. Che lo svedese talvolta celasse con le sue magie il deficit di spettacolo è fuor di dubbio. Ma nel Milan di questi tempi, forse non ce l’avrebbe fatta nemmeno lui. Pazzini, il terminale offensivo, il braccio armato di Allegri, non ha visto una palla gol in tutta la partita.
E’ vero che la penuria in mezzo al campo del Milan inquieta. Una volta era il laboratorio del successo: la mente di Pirlo, la sapienza di Seedorf, la generosità di Gattuso. Ora è l’anello debole della catena: poche idee, poca generosità.
Ma il Milan non è così povero come ci raccontano i risultati e i paragoni col passato. Anche con questi ingredienti, qualcosa di più bisognava raccogliere in questo inizio di stagione. Allegri ci sta mettendo del suo, insomma. C’è la sensazione che l’allenatore abbia cominciato la stagione in sordina, forse deluso dal brusco impoverimento della rosa. Con le attenuanti già pronte, non è riuscito a inventarsi una nuova formula: senza campioni, ma con più idee. Invece in questo Milan mancano gli uni e le altre. E l’ultima spiaggia diventa una destinazione obbligata.
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