Le previsioni di questo Milan... Quanto dispiacere!

Le previsioni di questo Milan... Quanto dispiacere!MilanNews.it
© foto di Gaia Brunelli
lunedì 17 settembre 2012, 00:00Milanello in rosa
di Gaia Brunelli
Giornalista e anchor per Sportitalia. Opinionista per la trasmissione "Il Campionato dei Campioni" in onda su Odeon tv. Conduttrice su Radio Milaninter.

Innanzitutto questo Milan fa tanto dispiacere. Non c'è rabbia nel tifoso, ma delusione e dolore. Non si ricorda un Milan così da tanto tanto tempo, anzi forse ha ragione Boban: questa è la rosa meno forte degli ultimi 25 anni. Tre sono i punti in classifica per gli uomini di Allegri, che sì è vero nella scorsa stagione, dopo tre gare, ne avevano due, ma pareggiando con Lazio e Udinese e perdendo a Napoli. Non contro Sampdoria e Atalanta. Ma vogliamo mettere? Nessuno può dire che sia la stessa cosa, anche perché quelle gare, quelle contro le big per intenderci, devono ancora arrivare, meglio il più tardi possibile vista la situazione. Allegri deve lavorare e molto, soprattutto sull'aspetto psicologico e sul pallone che non entra. La voglia, la cattiveria, la fame non si comprano, bisogna che i rossoneri trovino degli stimoli, oppure che arrivino in fretta ai 40 punti di una stagione da considerare fallimentare già da adesso. E su questo non ci sono dubbi. Il fatto che l'addio di campioni del calibro di Nesta, Seedorf, Gattuso, Inzaghi, Zambrotta e Van Bommel, sia coinciso anche con le illustri cessioni di Thiago Silva e Ibrahimoivc ha fatto sì che l'ultimo combattente rimasto sia uno spaesato Ambrosini che si trova a fare da padre a giovani volenterosi ma inconcludenti. El Sharaawy forse è l'unico a metterci un po' di grinta, poi però gli manca l'ultimo atto, quello del gol. Se al suo posto poi entra Bojan che tanto assomiglia a Macaulay Culkin in Mamma ho perso l'aereo, beh allora la faccenda si fa davvero complicata.

Boateng, nonostante sia il 10 più anomalo della storia del Milan, caratterialmente ha il dovere di caricare la squadra, così come ha fatto De Jong che in campo ha dato indicazioni e smistato palloni da veterano, peccato che anche questo non sia bastato. Pazzini non è Ibrahimovic e questa squadra non può lottare né per lo scudetto né per la Champions League. E' bene essere realisti: ora anche l'Anderlecht fa paura e tanta, visto che oltretutto la gara è a San Siro dove il Milan, ma anche l'Inter in realtà, in questa stagione non ha ancora vinto. Senza dimenticare poi che in campo ci saranno probabilmente quasi gli stessi che hanno perso contro l'Atalanta, perché Pato e Robinho non recuperano e difficilmente anche Montolivo. E' davvero tutto molto triste. Triste come un Meazza vuoto, tanto che sembra di vedere la Coppa Italia. Nessuno si emoziona più. Qualche cambio di marcia di Emanuelson fa sussultare, ma poi arriva il sospiro di rassegnazione quando lo stesso olandese scivola goffamente o sbaglia il passaggio di un metro. Abate dice che si sente la diffidenza dei tifosi, beh ci mancherebbe anche che qualcuno fosse fiducioso. Si ricordano fischi verso Seedorf, lamentele verso lo statico Ronaldinho e a volte sbuffi per l'indolenza di Ibrahimovic in alcune partite. Ricordi lontani purtroppo e che ora fanno sorridere amaramente.