Le 5 tappe forzate del progetto Milan

Le 5 tappe forzate del progetto MilanMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
lunedì 17 settembre 2012, 21:00Primo Piano
di Matteo Ronchetti

Il Milan viva un momento di impasse pericolosa. Per capirne i motivi bisognerebbe fare un passo indietro, ripensando al progetto che Berlusconi e Galliani avrebbero dipinto a tavolino tempo fa. Questo prevederebbe alcune tappe forzate: 1) risanamento finanziario della società 2) rinuncia momentanea a un calcio spettacolare per uno più concreto, in modo da tenere ai vertici il club, non perdere appeal e soldi 3) affidare ad Allegri per ancora una o due stagioni questo progetto di Milan-concreto 4) creare nel frattempo una base di talenti in grado di costituire le nuove fondamenta della squadra 5) affidare il nuovo ciclo di calcio vincente e spettacolare (che ha sempre contraddistinto l'era Berlusconi) a una nuova generazione di allenatori col dna rossonero, vedi Inzaghi, Seedorf o Gattuso.
Il problema, però, è il seguente: qualora venisse a mancare uno di questi tasselli (ovvero la competitività attuale del Milan), che si fa? I giovani non sono pronti, meno che meno i tecnici di nuova generazione. La maggior parte, addirittura, non ha ancora smesso di giocare. A Inzaghi va dato tempo.

Se si vuole un allenatore bravo, innovativo, fuori dagli schemi, allora gli si deve concedere la possibilità di sperimentare, provare, sbagliare..
Poi, sarebbe difficile trovare un altro traghettatore o, eventualmente, un grande allenatore, capace e in grado di incidere subito sulla squadra. Montella è all'inizio della sua carriera e comunque sotto contratto, Mazzarri si potrebbe liberare l'anno prossimo ma non avrebbe lo stesso credo tattico della proprietà, Spalletti è blindato dallo Zenit, solo per fare qualche nome. Infine, Guardiola: sarebbe libero ma accetterebbe? Ha lasciato la squadra dei sogni per riposarsi e ora tutti lo aspettano al varco, chiedendosi se è stato lui a fare grande il Barcellona o viceversa. Tutti gli chiederebbero di replicare quel gioco, quel modello, quella mentalità, impossibile da esportare fuori dalla Catalogna. Gli converrebbe ripartire da una squadra impoverita come il Milan? Ai rossoneri converrebbe puntare su Guardiola? Forse l'unica soluzione, al momento, è dare fiducia ad Allegri, sperando che il castello non crolli e che il progetta proceda.