Faccia a faccia in casa Ambrosini, una cena per ritrovare il vecchio Milan
Ritrovarsi tutti insieme per guardarsi negli occhi e cercare di invertire la rotta, come una volta, quando la “famiglia” Milan faceva la differenza. Massimo Ambrosini da buon capitano e uomo della vecchia guardia ci sta mettendo del suo per riuscire a migliorare la difficile situazione che si è venuta a creare a Milanello. Un inizio così complicato ha pochi precedenti e in questi casi che si chiede uno sforzo maggior a chi milita da diverse stagioni in rossonero. Proprio per conoscersi meglio e compattare il gruppo, rendendolo più forte e coeso, Massimo Ambrosini ieri sera ha tenuto a casa sua una cena con diversi giocatori del Milan. Ha cercato di coinvolgere la maggior parte della rosa ma non tutti hanno potuto rispondere presente alla chiamata informale del capitano. Mancavano Boateng, De Jong, Emanuelson, Bojan e Niang, mentre gran parte della squadra ha accettato con piacere l’invito. La cena è stata organizzata in occasione del compleanno della moglie del centrocampista, ma è stata soprattutto l’occasione per guardarsi in faccia e capire insieme come uscire da questo brutto momento. Seduti intorno ad un tavolo hanno discusso della pessima prestazione contro l’Atalanta, delle mancate vittorie a San Siro, delle incomprensioni in campo e fuori, della possibilità di ritrovare un vecchio spirito di squadra squassato dalle perdite dei senatori e di gente che ha vissuto per decenni sotto lo stesso tetto. I panni sporchi si lavano in famiglia, il concetto riproposto da Ambrosini, legato ai metodi appresi durante la sua carriera in rossonero, potrebbero ancora funzionare, ma serve la disponibilità di tutti ad un maggiore impegno e sacrificio.
Sempre ieri Galliani ha trascorso l’intera giornata a Milanello insieme ai rossoneri, per espressa richiesta del presidente Berlusconi. In serata Allegri e l’amministratore delegato hanno bissato con una cena a Milano per parlarsi in assenza dei giocatori. Insomma al Milan tutti hanno capito il momento complicato e stanno cercando di reagire. Il primo passo è quello di non distruggere tutto e di salvare il salvabile. Non sarà l’annata dei record ma si sta cercando di invertire questo trend pericoloso intrapreso nelle prime tre giornate in cui il Milan ha mostrato evidenti problemi di qualità e intesa tra i reparti. Allegri, Galliani e Ambrosini stanno cercando in comune accordo di capire i motivi di una fragilità psicologia eccessiva, dovuta si all’insicurezza di non essere più una fortezza dopo l’addio dei senatori e dei due fuoriclasse ma che spesso si arriva all’autoconvincimento che la stagione è nata storta e non può subire mutamenti consistenti.
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