La crisi del Milan non ha fine. Allegri rischia davvero?
Il dito medio di Mexes rivolto ai tifosi rossoneri è la fotografia del momento che sta vivendo la squadra. I giocatori sono tesi proprio come tutto l’ambiente. Non che questo giustifichi l’atteggiamento del francese (meglio evitare commenti), ma il Milan non sta certo vivendo un momento positivo. Ancora nessun gol a San Siro, prestazioni sottotono e poca gente allo stadio. Ma la vera colpa di chi è? C’è chi dice di Allegri, al quale comunque dev’essere dato più tempo per conoscere questa nuova squadra e per darle un gioco. Altri dicono che le colpe sono tutte dei giocatori, molli e privi di idee in campo. La maggior parte opta per la società, colpevole di aver venduto due come Thiago Silva e Ibrahimovic ma soprattutto rea di non averli sostituiti. De Jong non convince, Pazzini se non è ben servito non incide, mentre Bojan non vede il campo per scelta dell’allenatore. In difesa Acerbi è ancora inesperto per essere titolare, mentre Zapata probabilmente non riesce ad inserirsi bene nei meccanismi e nelle idee di Allegri.
La certezza è un grande Bonera, sempre pronto e attento, e poi c’è Mexes che, tra un gestaccio e un altro, rende un po’ più sicura la retroguardia rossonera. Anche con l’Anderlecht è andata male, Allegri ha dichiarato che in campo mancavano i giocatori con più qualità tecniche, come Robinho, Montolivo e Pato. Il primo dovrebbe tornare presto, proprio come il ‘Papero’, mentre l’ex Fiorentina sarà già a disposizione per la gara con l’Udinese. Quando tutti saranno a disposizione, Allegri non avrà più scuse e dovrà far giocare la squadra come si deve. Per il futuro il club sta già pensando a come arricchire il parco attaccanti. A quanto pare il Milan sarebbe interessato al centravanti dell’Atletico Bilbao, LLorente. Il giocatore interessa anche alla Juventus che lo voleva già quest’estate, ma piace anche all’estero, all’Arsenal, al Liverpool e al Manchester United. I bianconeri sarebbero in pole position ma nella vita non si sa mai, Galliani è il mago degli ingaggi a parametro zero. E poi dagli Stati Uniti, via Twitter, arrivano i consigli di un grande ex come Alessandro Nesta che scrive: “Emanuelson non è un attaccante, ma un terzino sinistro”… diciamo una sorta di consiglio ad Allegri, che invece continua ad usarlo in altri ruoli. C’è chi dice che il Milan è sempre il Milan, che ha comunque grandi campioni e una grande storia alle spalle, sta di fatto che adesso questa squadra deve tornare a vincere, o per lo meno deve provarci, deve dimostrare di crederci e di avere il carattere che ha sempre contraddistinto i rossoneri.
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