Pazzini senza sosta: una soluzione per farlo riposare
Dopo la mirabolante tripletta di Bologna, datata primo settembre, in pochi si sarebbero potuti aspettare che lo score di Pazzini, un mese dopo, fosse ancora fermo a tre reti. Nel mezzo ci sono state le partite contro Atalanta, Anderlecht, Udinese e Cagliari: sfide dove l'attaccante toscano non ha mai lasciato il campo. Dopo Abbiati, Pazzini è l'uomo più utilizzato da Allegri in questo primo scorcio di stagione, con sei presenze e 483 minuti disputati. Non male per uno che, in estate, non aveva giocato amichevoli con l'Inter. Mauro Tassotti nel postpartita di Milan-Cagliari, non ha tardato a farlo notare, motivando lo stato d'appannamento dell'ex nerazzurro: "Sta facendo il precampionato in campionato. Dobbiamo dargli tempo".
Anche lo stesso Allegri ha spezzato una lancia in favore del suo giocatore di movimento con maggior minutaggio: "L’altra sera, pur non facendo gol, ha fatto una buona gara di sacrificio. - Ha dichiarato il tecnico toscano a Milan Channel - Ha preso punizioni importanti, non possiamo dire niente a lui anche perché arrivava da tre mesi di inattività e qui è partito subito giocando". Il bomber di Pescia forse meriterebbe un turno di riposo, ma al momento è quasi insostituibile. Perchè quasi? Niang può essere un'alternativa, ma non sembra ancora pronto per essere titolare, soprattutto in una situazione delicata come quella attuale. Bojan, invece, rappresenterebbe una stuzzicante variante tattica per il vertice alto dell'attacco. Lo spagnolo, per caratteristiche, è considerato una seconda punta, ma nel Barcellona ha svolto spesso il ruolo di "centravanti" (ovviamente atipico). Mancando ancora tre gare alla sosta (nello spazio di soli 8 giorni), Allegri potrebbe anche decidere di tentare almeno una volta la carta catalana, facendo così rifiatare lo stoicissimo Pazzini.
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