Biasin: "Milan, in arrivo un nuovo Mister X per l'attacco! E in fascia i pretendenti ora sono 3"
E, insomma, tocca parlare di calcio. E di mercato. Di Balotelli per dire, che ha tolto il disturbo ma comunque va avanti a romperci le balle: "Ho fatto un errore a tornare in Italia". Così si è sfogato alla presentazione in quel di Liverpool. Curioso, quando scelse il Milan disse più o meno la stessa cosa degli inglesi. Ma son quisquilie. Il dato di fatto è che Marione deve semplicemente dire grazie a San Mino Ingaggiatore, miracoloso facitore di affari senza senso. Come è possibile che il prezzo del cartellino scenda a ogni cessione e viceversa il suo ingaggio salga vertiginosamente? Probabilmente dipende dal fatto che ormai Balo non è più concepito come un calciatore, ma valutato come uomo-copertina di stocavolo. Questa cosa gli garantirà soldi in eterno, ma non lo farà mai entrare nel club delle leggende del calcio. Oh, parliamoci chiaro: chi scrive è semplicemente invidioso, in fondo se qualcuno è disposto a dare al guascone di Concesio 30 milioni in 5 anni, ha certamente vinto Mariolone.
Con lui ha ragione anche Galliani, bravissimo a disfarsi di un problema che Inzaghi non era (giustamente) disposto a sobbarcarsi. Pippo ha in mente una squadra di "soldatini", perfetta per provare a tornare a galla dopo una stagione difficile. Niente primedonne, niente tamarri: per questo lo stesso Galliani proverà a liberare lo spogliatoio almeno da un'altra "mela marcia" (ipse dixit).
Resta una questione: è giusto far passare la cessione di Balotelli come l'operazione che permette al Milan di essere finalmente una squadra "che gioca meglio" (dichiarazioni post-Trofeo Tim)? La risposta è no. Seedorf a suo tempo probabilmente era stato indelicato ma aveva pensato (o detto? Non si è ancora capito...) la verità: il Milan era ed è un gruppo incompleto. In più costruito in clamoroso ritardo per evidenti problemi di carattere economico. Galliani ha una settimana per prendere la famosa prima punta, il famosissimo esterno che tanto vuole Inzaghi, il meno famoso centrocampista da piazzare davanti alla difesa. Facile? Sì, se hai 34343 milioni da spendere. No, se ti devi arrangiare con gli spicci del salvadanaio.
In rossonero siamo alla via di mezzo: non si sperpera ma qualche soldo a disposizione c'è. Per questo restiamo convinti che alla fine Cerci arriverà nonostante gli abboccamenti per Lestienne (classe '92 del Club Brugge e dotato del famoso "piede alla rovescia" che tanto piace a Pippo) e l'interessamento dell'ultim'ora per Biabiany. In attacco il nome è quello di Destro, ma trattare con Sabatini non è affatto facile. Stesso discorso per i vari Torres (non vuole essere ceduto in prestito e ha un ingaggio da sei pippi) e Negredo (prendere un bomber rotto non è mai bello). Totale? Non arriverà nessuno di questi, ma un nome a sorpresa, il classico "mister X" alla Galliani. A centrocampo possibile che in attesa di Montolivo ci si accontenti di un giocatore del genere "poca spesa tanta resa".
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale e responsabile: Antonio Vitiello
© 2024 milannews.it - Tutti i diritti riservati