Pedullà: "Sarri e il Milan, tutti i retroscena"
Empoli e Milan si incontreranno nelle prossime ore, magari negheranno per chiari motivi. Inizialmente c'era una possibilità che il summit avvenisse nella giornata di ieri, ma c'è stato un rinvio. Cambia poco: Galliani sarà in Toscana per il posticipo di Firenze, vedrà sia il presidente Corsi che il direttore sportivo Carli. Ufficialmente parleranno di Valdifiori e Mario Rui (due nomi che vi abbiamo segnalato in tempi non sospetti), quindi di Saponara e Verdi, due cartellini ancora controllati in qualche modo dal club rossonero. Ma inevitabilmente il discorso andrà su Maurizio Sarri, anche se nessuno ufficialmente lo confermerà. A maggior ragione dopo le ultime dichiarazioni, piccate, di Inzaghi. Il Milan vuole proteggere Pippo, soprattutto per una questione di affetto e riconoscenza, il rendimento è quello che è. L'anno scorso ha scaricato Seedorf, ma i rapporti erano deteriorati, freddezza su tutto il fronte. Ora dicono, quasi un passaparola: " Il Milan è rimasto stregato da Sarri un mese fa". Certo, dopo una partita apprezzi se l'allenatore avversario ti ha messo in difficoltà.
Molto più importante verificare che siano partiti i contatti, esattamente quando il Milan ha contattato (e probabilmente incontrato) chi assiste Valdifiori e Mario Rui. L'Empoli è sempre stato tenuto informato, noi vi abbiamo svelato tutto martedì scorso, i rapporti tra i club sono eccellenti. Sarri dice di non sapere, un bluff comprensibile, è assolutamente al corrente. Non a caso pochi giorni fa ha rilasciato un'intervista magnificando il lavoro di Arrigo Sacchi e la mentalità nuova trasmessa al calcio italiano. Non a caso Sacchi lo apprezza tantissimo e il suo rapporto con il Milan è fraterno, di reciproca stima. Ora che Sarri in rossonero non è più una suggestione, bisogna solo seguire la vicenda e stare attenti agli spifferi. Soprattutto alle mosse sotterranee che cercheranno giustamente di occultare. Altri candidati per la panchina rossonera? A marzo non ci sono certezze definitive, nulla è da escludere. Ma oggi prevale una sicurezza: Sarri è una presenza fissa nei (bei) pensieri rossoneri. La voglia di cambiare strada, un fremito continuo.
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