Coppola: "Ho rinnovato un altro anno, resto per fare il quarto grazie a Galliani. Decisivo il parere di Gabriel"
La redazione di MilanNews.it ha intervistato il portiere Ferdinando Coppola, in rossonero per un’altra stagione dopo il recente rinnovo contrattuale.
Hai rinnovato per un’altra stagione?
“Si, sono strafelice perché è un’opportunità notevole quella di restare un altro anno al Milan, mi permette di allungare la carriera in una grande squadra. Era un po’ quello che volevo. L’intuizione del dottor Galliani è stata quella di farmi stare nel gruppo dei portieri per fare da spalla a Gabriel e Agazzi”.
Quindi non sarai preparatore dei portieri?
“Ho sottoscritto il contratto come portiere, tesserato come portiere del Milan, nell’occasione se c’è bisogno sono a disposizione di mister Inzaghi. La lettura di vice allenatore di Magni è una lettura un po’ esagerata, diciamo pure forzata. Capisco che avere il quarto portiere in un anno in cui non ci sono le coppe è abbastanza inutile, ma è una figura che il dottor Galliani mi ha ritagliato più per sostegno e aiuto ai giovani”.
Sarà l’ultimo anno?
“Di sicuro si avvicina la fine della carriera, non so se questo è un riconoscimento da parte del club, ma Gabriel in questa vicenda è stato un buon sostenitore. Perché nei colloqui che ha avuto con Galliani aveva espresso delle ottime parole nei miei confronti, poi il dottore ha avuto questa intuizione di lasciarmi nel gruppo dei portieri”.
Il quartetto dei portieri resterà questo?
“Quando ho firmato Galliani e il mister mi hanno detto questo, poi se da qui alla fine del mercato succede qualcosa allora non saprei, dico la verità. So che io sono nelle gerarchie come quarto portiere”.
Inzaghi ha portato grande entusiasmo, come lo vedi?
“Quando ci sono dei cambiamenti sicuramente c’è entusiasmo e voglia di poter mettersi in mostra. Il Milan è una grossa opportunità per tutti, ma l’entusiasmo deve essere supportato dai risultati. Le aspettative per il Milan sono sempre le stesse, devi puntare a tornare ai massimi livelli”.
Kakà ha lasciato, mancherà un giocatore così nello spogliatoio?
“Lo spessore di Ricky è di primissimo livello, non parlo solo calcisticamente. Ho avuto l’onore di conoscerlo nel 2007 quando sono arrivato al Milan e l’onore di vivere questi 6 mesi con lui, ho veramente capito il perché sia così amato. Sempre disponibile, un ragazzo completo, atleta e uomo di spessore”.
@AntoVitiello
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