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De Vecchi: "Non esiste il turnover: Monza decisa dagli episodi. EL? Milan può vincerla"

ESCLUSIVA MN - De Vecchi: "Non esiste il turnover: Monza decisa dagli episodi. EL? Milan può vincerla"MilanNews.it
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giovedì 22 febbraio 2024, 14:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews

Giornata importante per il Milan: i rossoneri oggi alle 18.45 scenderanno in campo al Roazhon Park contro il Rennes nella gara di ritorno dei playoff di Europa League. La squadra di Stefano Pioli difende il cospicuo vantaggio di tre gol ottenuto nel primo round settimanta scorsa, a San Siro. Allo stesso tempo il Diavolo è chiamato al riscatto dopo Monza. La redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva Walter De Vecchi, ex calciatore rossonero, per parlare della gara di stasera e del momento del Milan.

Come sta, a livello psicologico, il Milan che affronterà il Rennes?

Non vedo le ragioni per fare tutti questi allarmismi. Prima di Monza, era un Milan in netta ripresa, fluido nell’espressione di gioco e sicuro di sè. Contro la squadra di Palladino hanno influito soltanto singoli episodi, a mio modo di vedere”.

Forse anche l’eccessivo turnover…

Non sono d’accordo. Non esiste il turnover. Se il Milan ha in rosa determinati calciatori, è giusto che si avvalga di tutti. Non sono stati presi dalla società rossonera per caso”.

Realisticamente ti sembra un Milan in grado di vincere l’Europa League?

Mi sembra che l’obiettivo in questione sia già stato esplicitato da Pioli, che ha motivato i calciatori con l’articolo secondo il quale i rossoneri avrebbero soltanto il 5% di vincerla. Penso proprio di sì”.

In un campionato imprevedibile e ricco di colpi di scena, non converrebbe dapprima blindare la qualificazione in Champions?

Io penso che il Milan abbia tutte le carte in regola sia per vincere l’Europa League, sia per qualificarsi in Champions. Non vedo nebbia all’orizzonte”.

Ritieni che i rossoneri debbano proseguire con Pioli anche la prossima stagione?

A Pioli va detto soltanto grazie per il lavoro straordinario fatto in questi quattro anni. Non è semplice, nel calcio moderno, rimanere per ingenti stagioni nella medesima società. A fine anno, le due parti decideranno serenamente come procedere”.

Qual è l’arma tattica che consente al Diavolo di preformare e fare la differenza in Europa?

Secondo me la fluidità di gioco e di manovra. Pioli è un allenatore moderno. I moduli sono un concetto ormai superato. È il corretto posizionamento negli spazi a fare la differenza. E, sotto questo punto di vista, l’allenatore del Milan è un maestro”.

Da esperto di vivaio rossonero: ti colpisce che, rientrando gradualmente gli infortunati, Pioli non abbia chiamato più di tanto in causa i giovani?

Nel Milan gioca stabilmente Gabbia, sempre più performante, prodotto del vivaio rossonero. Inoltre, la forza di un grande club sta nel monitorare e gestire correttamente le fasi del percorso di crescita individuali di ciascuno: Jimenez, Traorè e Simic hanno fatto molto bene, ogni volta che sono stati chiamati in causa. In più, non scordiamoci che Bartesaghi e Zeroli, che il Milan ha da quando avevano appena dieci anni, sono stabilmente in prima squadra. Merito del grande lavoro di tutti gli allenatori di cui dispone il vivaio rossonero e del monitoraggio continuo di Pioli”.