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Graffiedi: "Milan e Inter le più forti: gli infortuni hanno inciso tanto. Carisma di Ibra fondamentale"

ESCLUSIVA MN - Graffiedi: "Milan e Inter le più forti: gli infortuni hanno inciso tanto. Carisma di Ibra fondamentale"MilanNews.it
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mercoledì 24 gennaio 2024, 16:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews

Il Milan si appresta ad affrontare il Bologna. Sabato sera a San Siro la squadra di Thiago Motta sarà ospite dei rossoneri alle ore 20.45. Una gara importante per la squadra di Stefano Pioli che vuole continuare a mettere pressione a Inter e Juve ma anche capire se ha davvero trovato continuità. Di questo, di mercato e di tanto altro la redazione di MilanNews.it ha parlato in esclusiva con l'ex rossonero Mattia Graffiedi. Le sue parole.

Come commenti le recenti cessioni in prestito di Romero e Bartesaghi?

“Il Milan è un club che, storicamente, ha sempre investito sui giovani. Giusto che Romero e Bartesaghi vadano a giocare per qualche mese con continuità altrove, per poi tornare ancora più risorse di quanto lo fossero già prima”.

A cosa è dovuta la recente risalita in campionato del Milan?

“Ho sempre pensato che il Milan, con l’Inter, fosse la squadra più forte. Gli infortuni hanno inciso tanto. Magari, senza essi, a quest’ora parleremmo di tutt’altro. Guardate come hanno vinto i rossoneri a Udine: hanno incassato e poi hanno ribaltato il match, con grande dinamismo e spirito combattivo”.

C’è un “giocatore simbolo” della ripresa rossonera?

“Senza ombra di dubbio, Theo Hernandez. Penso che sia fondamentale per il Milan. Per un periodo, ha fatto anche molto bene da difensore centrale. Ad averne giocatori di spessore che si mettono a disposizione come lui”.

Cosa manca a Leao per essere considerato definitivamente un top player?

“Quello che fa in campo è da top player. Credo debba soltanto affinare la continuità. Però, tecnicamente, è indiscutibile. Lo stesso per Giroud: si dice sia avanti con l’età, ma in area di rigore sono pochi, in Europa, a muoversi come lui. E poi mi ha molto colpito in positivo Jovic: dopo un avvio stentato, sembra si sia riuscito a inserire a perfezione negli schemi del Milan”.

A quali obiettivi stagionali dovrebbe ambire la squadra di Pioli? 

“Secondo me ad arrivare fino in fondo all’Europa League, che è comunque una manifestazione europea importante. E poi cercare di tenere il più aperto possibile aritmeticamente questo campionato, in cui - ormai - fa da padrona l’Inter, favorita assoluta per lo scudetto”.

Confermeresti Pioli sulla panchina del Milan anche la prossima stagione?

“Io spero resti lui. È uno dei migliori allenatori in circolazione. Con il Milan sono anni che sta portando a casa risultati positivi e calciatori valorizzati, oltre all’ottimo calcio espresso. Sarebbe giusto proseguire. L’eliminazione dalla Champions e dalla Coppa Italia? I rossoneri erano nel girone più difficile in assoluto, non ci si poteva aspettare di più. Sull’altro fronte, è lecito perdere una partita in gara secca contro una grande squadra come l’Atalanta”.

Ti aspetti eventuali colpi in entrata da qui a fine gennaio?

“Manca troppo poco. Secondo me no. Magari il Milan ha già in serbo qualcosa di importante per l’estate. Le vere trattative, alla fine, si formalizzano nella sessione estiva”.

Come commenti quanto accaduto a Maignan nel corso di Udinese-Milan e i successivi provvedimenti del Giudice Sportivo?

“Nel 2024 è assurdo che esista ancora il razzismo negli stadi. Bisogna reprimerlo definitivamente. Mi è molto piaciuta la posizione immediatamente netta dell’Udinese, che ha condannato il gesto, prendendo subito le distanze e esprimendo solidarietà”.

Dal tuo punto di vista quanto è stato determinante il ritorno in società di Ibrahimovic nell’ambito della risalita del Milan?

“Per me moltissimo. Il suo carisma era fondamentale a Milanello: ritornando, lo ha riportato. Operazione molto intelligente il coinvolgerlo nuovamente”.