Ibra-Juve, Cobolli Gigli: "Difficile, ha troppi interessi economici"
La bomba del giorno è stata quella relativa al possibile ritorno di Zlatan Ibrahimovic, attaccante del Paris Saint-Germain che in Italia dopo quella bianconera ha vestito le maglie di Inter e Milan. La redazione di Tuttomercatoweb.com ne ha parlato con Giovanni Cobolli-Gigli, presidente bianconero all'epoca della discussa cessione ai nerazzurri: "Ibra era già della Juventus un grande campione, poi è migliorato ancora. Noi all'epoca abbiamo fatto di tutto per trattenerlo, anche Nedved che dormiva con lui ci ha dato una mano. Poi è arrivata un'offerta irrinunciabile con cui noi non potevamo competere anche perché all'epoca eravamo in Serie B. È un grande campione, che come è lecito nella vita ha dimostrato di avere anche interessi economici. Mi permetto di dubitare del fatto che torni alla Juve".
Con un ingaggio del genere, in effetti, è difficile crederlo...
"Credo guadagni sui 10 milioni, impensabile vederlo in Italia senza contare che uno come lui sconvolgerebbe gli schemi tattici che sono stati costruiti con la campagna acquisti. Io penso sia una notizia agostana come ce ne sono tante".
Ma secondo lei un altro attaccante serve?
"Io ho sempre pensato che la Juve dovesse rinforzarsi sull'ala destra. Isla faceva quello che poteva ma non garantiva tutto quello che serviva. Per quanto riguarda l'attacco, Morata è giovane, se si riprende nei tempi ed è integro non servono altri attaccanti. Llorente può dare ancora di più, Morata può fargli da ricambio. La campagna acquisti della Juve è stata buona, stanno andando avanti anche dopo l'addio di Conte e negli ultimi anni hanno comprato benissimo. Anche Allegri sembra avere la fiducia di società e squadra, la preoccupazione di noi tifosi dunque non sussiste".
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