Maldini vs. Curva Sud: i fatti che hanno portato allo scontro

Maldini vs. Curva Sud: i fatti che hanno portato allo scontroMilanNews.it
© foto di Giacomo Morini
lunedì 25 maggio 2009, 10:21Primo Piano
di Pietro Mazzara

Il rapporto tra Paolo Maldini e la Curva Sud si è rotto in maniera definitiva ieri pomeriggio durante il giro di campo effettuato da Paolo per ricevere l'ultimo tributo del suo pubblico. Ma proprio durante questo cerimoniale, la Sud ha esposto in transenna la bandiera dedicata a Franco Baresi, indicato dagli ultras come il "vero ed unico" capitano. Gli screzi tra Maldini e la Sud sono da ricercarsi nella storia triste rossonera. Il primo scontro pubblico si ebbe durante Milan-Parma, stagione 97/98, la prima di Paolo da capitano. Il Milan arrivò decimo dopo i proclami di Capello di inizio stagione e durante la partita con i gialloblu, la Sud diede le spalle al campo, seguita stranamente da tutto lo stadio, prima di dare il via ad un fitto lancio di fumogeni e uova dopo il gol del vantaggio del Parma. Il secondo scontro risale alla finale di Istanbul, persa dal Milan contro il Liverpool. La Sud accusa i giocatori di essersi seduti ed identifica nel capitano l'uomo che avrebbe dovuto far mantenere alta la concentrazione. Infine, l'ultimo episodio si è avuto dopo Milan-Werder Brema di quest'anno, che ci è costata l'eliminazione dalla coppa Uefa. A fine partita, la Sud ha pesantemente fischiato la squadra e Maldini, prima di uscire, portò l'indice alla bocca, facendo segno ai tifosi di stare zitti. Inoltre, come riporta anche il sito della Gazzetta, in un'intervista rilasciata qualche mese fa alla rosea, Maldini aveva dichiarato: "Sono molto arrabbiato, come i miei compagni. Dopo tutto quello che abbiamo dato, fatto e vinto, meritiamo un trattamento diverso. Questo atteggiamento è iniziato nel derby di ritorno dell’anno scorso.

Con un aiuto da parte della nostra curva, non avremmo perso quella partita. I motivi? Ci sono motivazioni economiche, giochi di potere. Ma se sono queste le ragioni per andare allo stadio, non so più che cosa pensare. Comunque non è solo la curva a non sostenerci: anche i tifosi degli altri settori se ne stanno zitti. Io credo che quando si canta 'Abbiamo il Milan nel cuore', poi bisogna dimostrarlo. Ormai noi giochiamo in trasferta o in campo neutro: mai davvero in casa. Non mi sembra logico, e la squadra non ci sta più. I fischi a Dida e Gilardino? Non li comprendo. I fischi ci sono sempre stati, ma qui si sta andando oltre. A San Siro si sentono applausi ironici per Dida quando blocca una palla facile. Ma quello è il portiere della finale di Manchester, è un campione d’Europa come Gilardino. San Siro è sempre stato magico: adesso stiamo perdendo questa magia"