Nuova idea per il centrocampo del Milan, ma Inzaghi aspetta anche l'esterno giusto

Nuova idea per il centrocampo del Milan, ma Inzaghi aspetta anche l'esterno giustoMilanNews.it
mercoledì 30 luglio 2014, 12:36Milanello in rosa
di Marilena Albergo

Ancora tutto fermo in casa Milan sul fronte mercato. A quanto pare finché Robinho non sarà definitivamente ceduto, il club rossonero non potrà investire su altri giocatori. Quindi si aspetta che qualcuno o qualcosa si muova per il brasiliano. La situazione non è semplice perché Binho ha pretese molto alte e non tutte le società possono permettersi certi lussi. Quindi si attendono notizie dall'MLS, dal Cruzeiro, dal Santos, dall'Olympiakos e dall'Arabia Saudita. Ogni giorno è importante per la partenza dell'attaccante che, con il Milan, aspetta l'offerta migliore. Una volta sbloccata questa partiva, Gallliani si concentrerà meglio sugli acquisti. Le idee sono molte: Cerci rimane sempre il primo obiettivo, ma attenzione al Monaco e soprattutto all'Atletico Madrid che ha in serbo una nuova offerta. I 13 milioni dell'altra volta aumenteranno e, probabilmente, la cifra si avvicinerà di più ai 18 richiesti dal Torino. Galliani e Cairo continuano a parlare, ma se le cifre rimarranno distanti non se ne farà nulla. Così si pensa a delle valide alternative.

Douglas Costa, costa troppo, poi c'è Campbell, giocatore dell'Arsenal classe 1992. Inzaghi ha richiesto un esterno e la società farà di tutto per portare un giocatore così a Milanello. Ma attenzione perché c'è anche Montolivo da sostituire. Dunque L'ad rossonero sembra abbia chiamato Blanc per chiedere informazioni su Rabiot, centrocampista classe 1995 che piace tanto a Inter e Juve. I nerazzurri hanno già fatto un'offerta al Psg che però avrebbe intenzione di rinnovargli il contratto in scadenza l'anno prossimo. Anno in cui la Juventus vorrebbe portarlo a Torino a parametro zero. Insomma, la concorrenza è molta e Galliani potrebbe così cambiare obiettivo. La realtà è che i soldi sono pochi e i giocatori validi sul mercato ancora meno. Il dirigente rossonero dovrà giocarsi tutte le carte migliori e cercare di costruire ad Inzaghi una squadra che, almeno,,possa competere per il terzo posto. Quello che si è visto fino ad ora, nelle amichevoli, non è di buon auspicio, dunque c'è ancora molto da lavorare.