Corosu: "Da terzino a mediano, tutto su Muntari
Si è presentato come meglio non avrebbe potuto. Un gol a Cesena, il biglietto da visita di Sulley Muntari ai tifosi milanisti. Per entrare nel loro cuore, dopo l'avventura all'Inter, dove non è stato apprezzato. TuttoMercatoWeb ha deciso di farsi raccontare il primo Muntari da chi lo ha conosciuto e svezzato, nella Primavera dell'Udinese.
Correva l'anno 2001 e dietro consiglio di Beppe Dossena, in Friuli sbarcava il giovane Sulley, con un bagaglio di sogni e speranze per il futuro. A Furio Corosu, allenatore dell'epoca, il compito di valorizzarlo e farlo crescere. "Quando arrivò a Udine - racconta l'ex tecnico della baby Udinese a TuttoMercatoWeb - non aveva caratteristiche ben definite. Giocava nell'Under '20 ghanese, che fu ospite a Udine. Tra i tanti si mise in mostra proprio lui. Svolgeva il ruolo di terzino sinistro, però si proponeva spesso in avanti. Quindi spostarlo in posizione più avanzata era pressoché naturale. Poi si è consacrato da mediano. Aneddoti? Quando non gli andava di fare qualcosa, fingeva di non capire. Non potevo vederlo arrossire per ovvie ragioni (sorride, ndr), però si capiva, perché abbassava lo sguardo".
Il Milan nel destino di Sulley. La prima partita ufficiale, infatti, la giocò contro i rossoneri. "Giocammo a Milano, pareggiamo la partita. Ma lui - prosegue Corosu - venne espulso. E' sempre stato un po' irruento. Ma il suo carattere è parecchio introverso, non è un chiacchierone. Era timido, stava sempre sulle sue. Aver segnato subito lo può aiutare per il resto dell'esperienza milanista. Il ruolo? Può sostituire Van Bommel, le caratteristiche sono quelle. E l'età - conclude Corosu - è dalla sua...".
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