Abate a Il Giorno: “Inzaghi ha riportato entusiasmo e regole, con Seedorf qualcuno veniva a Milanello solo per timbrare il cartellino. Sul rinnovo...”
Dopo una stagione con molti alti e bassi, Ignazio Abate si è presentato a Milanello con grande voglia di riscatto e in queste prime partite è stato sicuramente uno dei migliori del Milan. I rossoneri arrivano dalle due belle vittorie contro Lazio e Parma, ma sabato sera ci sarà per loro il primo vero banco di prova contro la Juventus di Massimiliano Allegri: “Sarà bella da giocare - ha spiegato Abate a Il Giorno -. Uno stadio pieno, 80mila persone a dare la carica. Chi parte favorita? La Juventus è la squadra più forte di tutte, i valori alla fine emergeranno in classifica: hanno vinto tre scudetti, si conoscono a memoria. Ma in 90’ può succedere di tutto”.
IL MILAN DI PIPPO - Con l’avvento di Pippo Inzaghi in panchina sono cambiate diverse cose in casa rossonera rispetto allo scorso anno, come ha spiegato anche lo stesso terzino italiano ai microfoni de Il Giorno: “Arrivare allo scontro diretto con la Juve a punteggio pieno è un sogno che cullavamo dal ritiro. La nostra squadra rispecchia il manico dell’allenatore e Inzaghi ha riportato entusiasmo e regole. Bordata a Seedorf? La scorsa stagione alcuni avevano preso un brutto andazzo. Arrivavano a Milanello per timbrare il cartellino e poi tornare a casa. Ora è diverso. Pippo è tosto, un tecnico esigente che pretende il rispetto reciproco. In passato non era così scontato. Balotelli? Mario non c’entra nulla. È cambiato lo spirito del gruppo. Siamo lo specchio dell’anima di Inzaghi: lo si nota quando dalla panchina i compagni esultano per una rete ed entrano in campo per abbracciarci. Cos’è cambiato tatticamente con Pippo? Difendiamo da squadra con gli attaccanti che tornano molto. Con la Lazio abbiamo difeso molto bassi e abbiamo colpito in contropiede, con il Parma però abbiamo fatto noi la partita”.
CONTATTI PER IL RINNOVO - Sulla questione rinnovo del contratto, che scade a giugno 2015, Abate ha invece rivelato: “Il mio agente ne sta parlando con la società. Il Milan conosce le mie esigenze, Galliani è soddisfatto del mio lavoro e una soluzione si troverà. Poi ci sono tanti fattori che potrebbero far cambiare le cose. Ciò che mi ha fatto male è stato leggere le cifre che avrei richiesto per firmare. Cifre ben lontane dalla realtà”.
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