Allegri si gioca il tridente leggero: ripartenze veloci e zero punti di riferimento
Birsa, Robinho e Kakà, un tridente atipico che era già balenato nella testa di qualcuno, soprattutto in relazione al buon impatto del numero 22 contro l'Udinese. Perché non Matri? I motivi possono essere almeno due. Per prima cosa l'attaccante lodigiano non è in un momento positivo, fatica non solo a trovare la via del gol ma anche a sbloccarsi psicologicamente. La seconda motivazione, quella che forse ha maggiormente influito sulla probabile scelta, è puramente tattica: in una gara che probabilmente prenderà un profilo prettamente difensivo, l'ex bianconero rischierebbe di trovarsi fuori dal gioco e le difficoltà aumenterebbero esponenzialmente.
Il trio leggero o "atipico", se supportato da una prova positiva e brillante di tutti gli interpreti, potrebbe rappresentare una spina nel fianco per la retroguardia blaugrana, ma soprattutto garantirebbe maggiori chanches di sfruttare i palloni recuperati e di ripartire velocemente. Non mancano anche gli interrogativi e i rischi, soprattutto legati alla tenuta fisica di Kakà, ma con Balotelli e Matri in panchina Allegri può avere due carte importanti da sfruttare a gara in corso. Fari puntati anche su Robinho che dovrà inevitabilmente aumentare i giri del motore, apparso in ripresa nelle ultime uscite ma ancora lontano dai fasti dello scudetto.
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