Boa-Milan e le settimane della verità
Sarà una parte centrale d’estate molto importante per Kevin-Prince Boateng. Il centrocampista ghanese del Milan, autore di una stagione ampiamente sottotono, deve azzerare tutto e ripartire da zero. Mettersi in discussione per dimostrare, se ci riuscirà, di poter essere ancora un giocatore da Milan. Il Boa ha finito i bonus nella stagione passata e ora ha il dovere, se vuole rimanere, di rimettersi in gioco. Basta creste colorate di un biondo fuorilegge, basta foto vestito in maniera improponibile, basta lustrini e paillette. Ci vuole tanto impegno, sudore e sangue da versare e sputare sui campi di Milanello in questo suo quarto ritiro rossonero. Che non sia più un titolare è un dato assodato e questo deve essere la frustata che dovrà far risvegliare il Boa addormentato.
Se Prince dovesse tornare ai livelli dell’anno dello scudetto, nel ruolo di mezz’ala, il Milan recupererebbe un giocatore utile. Non un fuoriclasse, sia chiaro, ma sicuramente un giocatore utile per la mediana. Se invece l’impegno non dovesse essere quello che molti si aspettano, beh allora la musica potrebbe cambiare. Il Milan versione 2013-14 non ha bisogno di giocatori che pensino troppo al personaggio e poco al lavoro in campo. Basta. Passata la stagione numero 1 della ricostruzione milanista, ecco che nella seconda tutta la squadra deve intraprendere la strada della maturità che porta poi alla consacrazione. Il Boa ha davvero poche carte da giocare e se vorrà essere ancora un giocatore del Milan, dovrà giocarle bene.
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