Corsa, grinta, rabbia e qualità: il centrocampo del Milan è servito

Corsa, grinta, rabbia e qualità: il centrocampo del Milan è servito MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/Photoview
mercoledì 10 settembre 2014, 16:00Primo Piano
di Daniele Castagna

Ci sono due legami forti che uniscono la stagione passata e l'annata appena avviata: le reti dei centrocampisti e le grandi prestazioni degli stessi. Milan-Sassuolo, San Siro, 18 maggio 2014, ultima giornata del campionato, i rossoneri di Clarence Seedorf sconfiggono gli emiliani -fatali al predecessore Allegri- per 2-1 con le reti di Sulley Muntari e Nigel de Jong. A distanza di più di 3 mesi, con nuovi innesti e guida tecnica diversa, la musica non cambia: l'olandese è autore di un grande match e il ghanese segna ancora. Nel modulo di Filippo Inzaghi, queste prestazioni dovranno mutarsi in routine domenicale, passando dalla grinta dell'orange fino agli inserimenti di Andrea Poli, con quel pizzico di giovane qualità che non guasta mai.

L'importanza di Nigel - Dopo un'estate passata nella lista dei desideri di Louis Van Gaal, deciso ad inserirlo nella mediana dei Reds Devils, Nigel de Jong si è ripreso il Milan veementemente, dimostrando leadership e carisma. L'esperienza brasiliana a contatto con maestri della tecnica, vedi Sneijder Robben e compagnia, ha permesso al nativo di Amsterdam di completare l'ultimo step da centrocampista completo, aggiungendo al repertorio una maggiore continuità nei passaggi e nei lanci lunghi. Il 34 milanista, volgarmente dipinto come un semplice "distruttore di gioco", ha saputo migliorarsi in un paio di fondamentali, trasformandosi in un vero e proprio insostituibile della mediana. Il match contro la Lazio, nell'esordio vittorioso di mister Inzaghi, conferma questa tesi di crescita. Analizzando i dati dell'incontro, soffermandosi solo sulle statistiche di creazione di gioco, si scopre come Nigel abbia toccato ben 77 palloni, smistandone 58 verso i compagni (leader nel Milan) con 8 lanci lunghi precisi, concretamente la fonte delle manovre del Diavolo. 

Corsa, forza e... qualità - Il reparto a disposizione di mister Inzaghi non presenta il solo de Jong. Alle spalle del centrocampista ex City, in attesa del rientro di capitan Montolivo, scaldano i motori pari ruolo dalle diverse qualità tecniche, tattiche e fisiche. Nella formazione proposta contro i biancocelesti, trovavano spazio, sotto i riflettori del Meazza, Poli e Muntari, un duo di corsa, foga agonistica e continui inserimenti. Essien, con ritrovata forma fisica, potrebbe fornire esperienza e forza mentre la qualità, dettaglio mai trascurabile, arriverebbe dai nuovi entrati e dalle giovani leve. Saponara (classe '91), van Ginkel (classe '92) e Bonaventura (classe '89) saranno gli architetti ai quali SuperPippo affiderà l'arduo compito di disegnare geometrie e tempi di gioco. Un reparto, sulla carta, completo di ogni caratteristica. Toccherà al tecnico, nei panni di abile alchimista, miscelare al meglio queste diverse soluzioni per campionato e Tim Cup.