Il mistero di Honda: da salvatore della patria a grande delusione

Il mistero di Honda: da salvatore della patria a grande delusioneMilanNews.it
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giovedì 20 marzo 2014, 22:30Primo Piano
di Enrico Ferrazzi

L’estate 2013 del Milan verrà ricordata anche per la famosa “telenovela Honda”: durante tutto il mercato estivo, Adriano Galliani ha tentato infatti in più occasioni di convincere il CSKA Mosca a liberare con sei mesi di anticipo il trequartista giapponese. La società russa però non ha voluto accettare la proposta milanista e così il giocatore nipponico è rimasto in Russia fino a dicembre, cioè fino alla scadenza del suo contratto.

GRANDI ASPETTATIVE - Ai primi di gennaio, ecco che finalmente Honda inizia la sua avventura al Milan: i rossoneri decidono di presentarlo nella Sala Executive di San Siro, ossia il luogo in cui è andata in scena la presentazione di alcuni dei grandi acquisti milanisti degli ultimi anni, come Ronaldinho e Balotelli. L’attesa per il giocatore giapponese era dunque molto elevata, tutti si aspettavano grandi cose da Honda, tanto che da molti veniva visto come l’arma in più della squadra per la rincorsa all’Europa.

PASSI INDIETRO - L’inizio della sua avventura rossonera non era stata per nulla negativa, visto il buon impatto nella gara contro il Sassuolo e il gol in Coppa Italia con lo Spezia. Ma da lì, Honda, che ha deciso in indossare un numero pesante come il 10, non ha più fatto passi in avanti, anzi è successo esattamente il contrario: le sue prestazioni non sono infatti state più positive e così ha ricevute diverse critiche. Naturalmente, il difficile momento del Milan non lo sta certamente aiutando, ma il suo ambientamento al calcio italiano sta andando molto a rilento. Chi lo conosce bene, come Zaccheroni e Capello, dicono che servirà pazienza per vedere il vero Honda perché si deve abituare ad un campionato completamente diverso da quello russo. Il tempo intanto passa e per molti il suo futuro a Milanello non poi così certo: il giapponese, così come molti suoi compagni, avrà ancora dieci partite per meritarsi la conferma in vista della prossima stagione