Inzaghi: "Dobbiamo tornare a fare i fatti. Non mi piace quando si dice che non lavoriamo. Avanti con le due punte"
Finisce qui la conferenza stampa di Inzaghi da Milanello
- Su Honda: "Domani, nel reparto avanzato, ho tanti disponibili. E dopo l'ultimo allenamento sceglierò i quattro giocatori più in forma".
- Su Menez e Cerci: "Io penso che possano giocare insieme. Stanno facendo bene entrambi. Jeremy sta facendo un grande campionato e si impegna molto. Alessio sta crescendo di allenamento in allenamento. L'ho voluto io. Adesso, davanti, ho l'imbarazzo della scelta e, finalmente, avrò delle alternative importanti in panchina".
- Sui meccanismi della squadra: "La cosa dove dobbiamo migliorare è quella di vincere le partite dove non giochiamo bene. Quando abbiamo giocato male non abbiamo mai vinto. Dobbiamo fare questo salto, che è quello delle grandi squadre. Ci serve per crescere e speriamo di farlo nelle prossime partite".
- Sui tifosi: "Non vengono allo stadio, ma ci sono sempre. Basterebbe poco per riconquistarli. Dobbiamo fare poche parole e molti fatti".
- Sulle tante espulsioni: "Sono cose che capitano, non mi sono posto il problema. Ci sono state delle espulsioni discutibili. Non penso sia un problema di tensione"
- Sulla fine della sua avventura: "Ho un contratto, so la stima che hanno i dirigenti nei miei confronti e non penso a questo".
- Sul salvare la stagione: "Ci sono ancora tante partite e bisogna far finire questo trend negativo. Abbiamo degli obiettivi che passano da una lunga serie di risultati positivi".
- Sull'Empoli: "Non si può pensare di non soffrire con loro. E' una grande realtà del nostro campionato. Noi domenica non eravamo al massimo e se non l'avessimo preparata bene, l'avremmo anche persa. Se non ci fosse andata male sul gol di Maccarone, forse avremmo anche vinto. Con Atalanta e Sassuolo eravamo criticabili, dopo domenica credo di no"
- Ancora sull'andamento: "Dovevamo fare di più in questo mese e mezzo e me ne assumo le responsabilità, Però quando perdi 13-14 giocatori, credo che sia normale avere un calo. Non abbiamo avuto modo di dare continuità alla formazione. Quando si vince, è normale che non si cambi. Però ci sono state squalifiche ed infortuni che hanno colpito la nostra identità. Adesso, che avremo più giocatori disponibili, non deve accadere più".
- Sugli spifferi: "Mi dispiace che si possa dire che si cambi sistema. Sono cose che dobbiamo preparare qui, ma è sempre stato così e non penso che sia un problema".
- Sulla fiducia della società: "Il presidente e Galliani mi stanno sempre vicini. Loro credono nell'uomo e nel mio lavoro. Anche loro hanno capito che i tanti infortuni ci hanno penalizzato, ma dovevamo fare qualcosa in più. Berlusconi è la nostra forza e lo ringrazio per la sua vicinanza".
- Sul quinto posto: "Per salvare la stagione bisogna tornare a giocare da Milan, facendo un buon calcio. Io devo pensare partita dopo partita. Dobbiamo ritrovare coraggio e fiducia. Dobbiamo vincere una partita in maniera bella e giusta".
- Su Montolivo: "Dobbiamo andarci cauti. E' stato molto bravo, ha stretto i denti, ha lottato da capitano però poi ha avuto un problemino. Non possiamo chiedergli la luna".
- Sulla squadra: "Abbiamo perso tanti giocatori nel corso dei mesi, molti per infortuni traumatici e questo ci ha tolto la nostra identità. Il nostro obiettivo è ridare questa identità alla squadra".
- Sul modulo: "Nelle ultime tre partite abbiamo giocato con tre giocatori offensivi. Davanti abbiamo tante scelte, giocatori in buone condizione. Abbiamo adottato questo sistema con due punte e lo manterremo"
- Sulla condizione fisica: "Abbiamo fatto il richiamo a gennaio. Dobbiamo ritrovare quell'entusiasmo che a fine dicembre ci ha portato in alto".
- Sulle critiche: "Non credo che sia giusto, nei confronti di chi lavora qui con me a Milanello, che ci siano delle critiche dirette al lavoro che svolgiamo. Noi abbiamo delle telecamere che riprendono i nostri allenamenti e siamo pronti ad aprire le porte di Milanello per far vedere ai giornalisti come lavoriamo".
- Sulle prestazioni della squadra: "Giocare a San Siro, soprattutto quando le cose non vanno bene, non è facile. I tifosi sono stati pazienti e bravi e noi dovremo essere altrettanto bravi a mettere in campo quello che facciamo in allenamento. La miglior medicina è quella della vittoria".
- Sul Cesena: "Hanno fatto un'ottima partita con la Lazio. Io però spero che la squadra faccia una grande partita per riconquistare il nostro pubblico".
- Sul cambio di modulo e sull'esclusione di Menez: "Non so da dove vengano fuori queste cose. Credo che ci voglia la voglia e dedizione al sacrificio. Domattina deciderò la formazione e li manderò in campo nel modo, spero, ideale per quelle che sono le loro caratteristiche"
- Su Alex: "E' da valutare. Purtroppo siamo contati: due terzini e tre centrali. Stringerà i denti, altrimenti verrà in panchina. Dietro abbiamo solo Bonera, Antonelli, Rami, Bocchetti e Alex più De Santis e Felicioli".
- Sul 2015 del Milan: "Tutti noi milanisti abbiamo voglia di ripartire. Abbiamo un'altra grande occasione e spero che sia la partita della svolta. Credo che solo una vittoria, con una buona prestazione, ci può far ripartire. Il campionato è ancora lungo e, vincendo, potremmo ritrovare l'entusiasmo. Speriamo che sia la volta buona".
Amici di MilanNews.it benvenuti dalla sala stampa di Milanello dove, tra poco, inizierà la conferenza stampa pre Milan-Cesena di Filippo Inzaghi.
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