Repubblica - Milan, il piano dei cinesi: un marchio di lusso ad azionariato popolare, con quote divise tra imprenditori e tifosi illustri
Il Milan e la Cina, un amore sbocciato da tempo. Con quasi 4 milioni di fans, i rossoneri sono il club europeo con maggior seguito nel Paese dopo il Manchester United. Questo, come riporta stamane il quotidiano La Repubblica, spiega la determinazione dimostrata dalla cordata cinese: pur di mettere le mani sul Milan, i nuovi proprietari, con l’impegno diretto del Governo di Pechino, hanno intavolato una trattativa durata oltre un anno, sborsando 740 milioni.
IL PROGETTO - La Cina, si impulso del suo presidente, Ji Xinping, ha avviato, ormai da anni, un piano di espansione nel calcio europeo, ma il progetto-Milan va oltre. La società rossonera, infatti, è destinata a diventare qualcosa di più, un modello per operazioni future. Proprio per la sua grande popolarità e i suoi successi, i cinesi vogliono utilizzare il Milan come un simbolo del Made in Italy, un marchio d’eccellenza che può servire come biglietto da visita in vista dei prossimi progetti nel mondo dello sport. A tal proposito, sarà fondamentale definire il nuovo assetto proprietario.
L’IDEA - Al momento, è noto solo chi ha in mano il 30% del pacchetto azionario. L’idea è quella di dar vita a una sorta di "azionariato popolare": tante piccole quote suddivise tra aziende, imprenditori e tifosi vip, cosicché tutti possano sentirsi parte del progetto. Insomma, uno scenario a metà strada tra il club quotato in Borsa (come in Inghilterra) e le polisportive sul modello spagnolo (come Real Madrid e Barcellona).
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