Tutti dietro e lanci lunghi, il Milan è tutto qui

Tutti dietro e lanci lunghi, il Milan è tutto quiMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/Photoviews
domenica 3 agosto 2014, 14:00Primo Piano
di Salvatore Trovato

C’è poco da salvare nel 2-0 subito a Charlotte, contro un Liverpool privo di tanti titolari e decisamente lontano dalla formazione tipo. Al pronti-via, agli occhi assonnati di chi ha preferito restare sveglio per guardare la partita, è subito apparso un Milan più equilibrato e compatto... anche troppo, però! L’undici scelto da Pippo Inzaghi, infatti, soprattutto nel primo tempo, finiva col farsi schiacciare dai Reds a ridosso della propria area di rigore. Tutti dietro, anche i due esterni (El Shaarawy e Niang), spesso sulla linea dei difensori a formare un insolito sestetto arretrato.

ALLA VIVA IL PARROCO - Una fase di non possesso eccessivamente timida e attendista, che ha penalizzato e non poco il gioco offensivo. Una volta riconquistato il pallone (spesso a fatica, con Muntari e Saponara ad affiancare a turno il Pazzo sul portatore avversario), tra i rossoneri e la trequarti degli inglesi c’erano troppi metri, con la lentezza della manovra a fare il resto. Facile per il Liverpool rinculare a protezione della propria area. Al Milan, dunque, non restava altro che affidarsi ai lanci lunghi, spesso partiti (con ovvi risultati) dai piedi di Bonera e Muntari. Risultato: zero palle gol nella prima frazione e giusto un paio di affondi nella ripresa, tra l’altro nel finale, con le squadre ormai allungate.

TANTA CONFUSIONE - Il primo tiro in porta dei rossoneri, infatti, è arrivato solo al minuto 38, il secondo oltre il 90esimo. La prima occasione da rete, invece, a dodici dalla fine (Niang, ben servito da Honda, spreca a tu per tu con il portiere) mentre la più ghiotta addirittura allo scadere, con Cristante. Insomma, a fronte di una squadra più equilibrata (ma non certo più concentrata), che ha rischiato poco, subendo due reti solo a causa di altrettante disattenzioni dei singoli (Essien su tutti), c’è da registrare un Milan pressoché nullo in attacco, privo di idee e fantasia. Pippo dovrà sudare parecchio.