Finalmente una vittoria!
Il Milan ha finalmente vinto un'amichevole oltreoceano e Pippo Inzaghi può tirare un sospiro di sollievo; non sarebbe stato facile tornare in Italia con quattro sconfitte sul groppone e tanti, troppi problemi da risolvere, mentre questo successo serve soprattutto al morale della truppa e consente di lavorare con più serenità. Dopo tre sconfitte consecutive nella Guinness Cup, è arrivata la vittoria contro i messicani del Chivas, ma se non era il caso di disperarsi prima, ora non bisogna improvvisamente rialzare la testa e pensare che tutti i problemi siano svaniti come d'incanto. I risultati delle amichevoli estive lasciano il tempo che trovano e i confortanti progressi della squadra rossonera, che ci sono stati, si potrebbero anche spiegare con la differente caratura dell'avversario, perchè un conto è affrontare le prime due classificate della scorsa Premier League, un altro è sfidare una squadra messicana, sicuramente meno valida e competitiva. Comunque godiamoci una squadra che ha segnato tre gol con tre attaccanti diversi, dopo che in tre partite aveva realizzato la miseria di un gol con un centrocampista e che ha mantenuto inviolata la propria porta dopo aver subito dieci reti in tre partite. Attacco finalmente incisivo, difesa compatta, centrocampo solido e, soprattutto, si cominciano a vedere i meccanismi di gioco in fase di possesso palla che Inzaghi vuole e pretende.
La partita si è giocata a Houston in un impianto meraviglioso con copertura retrattile e impianto di climatizzazione, ma bisogna stendere un velo pietoso sulle condizioni del campo, pessimo e ai limiti della praticabilità. Forse sarebbe stato meglio non giocare, per tutelare l'incolumità dei giocatori, ma nel calcio modermo si è costretti a disputare un'inutile amichevole estiva su un campo di patate, rischiando infortuni anche gravi, per onorare contratti stipulati con organizzazioni scadenti, come conferma anche il fatto che il Milan ha giocato il primo tempo in maglia bianca contro avversari con maglie a strisce bianco rosse, con evidenti problemi cromatici, per poi cambiare divisa nella ripresa (la classica rossonera), come nel peggiore dei tornei amatoriali. L'avvio di partita ha sicuramente fatto preoccupare tutti i tifosi rossoneri e lo stesso Inzaghi, visto che nei primi dieci minuti la squadra rossonera ha pericolosamente sbandato, consentendo agli avversari di colpire un incrocio dei pali e di costringere Abbiati a una grande e decisiva parata. In seguito, però, il Milan ha preso il sopravvento, ha sbloccato la gara con un gol fortunoso del caparbio e positivo Niang e ha raddoppiato già prima della fine del tempo con una meravigliosa punizione a giro di Balotelli, alla prima da titolare in questo precampionato. Nella ripresa è arrivato anche il terzo gol di Pazzini (entrato proprio al posto di SuperMario), ma al di là del largo risultato fa ben sperare la buona prestazione di una squadra capace finalmente di concedere poco agli avversari e di capitalizzare le occasioni create.
Nonostante il tacito accordo di non rischiare interventi pericolosi su quel campo pessimo, progressivamente l'agonismo ha prevalso ed è volato anche qualche calcione di troppo, soprattutto da parte dei messicani, cosa che ha costretto l'arbitro a sventolare ben sei cartellini gialli, francamente troppi per un'amichevole, ma anche questo aiuta ad allenarsi, prepararsi alle partite ufficiali e a crescere anche dal punto di vista del carattere. Sul piano dei singoli, buone notizie da Balotelli, che si è mosso molto, anche se sempre troppo lontano dall'area e dalla porta; ottima la prestazione di Niang, positiva quella di Cristante come playmaker, grazie anche all'aiuto di Poli e Muntari ai suoi lati; la difesa ha sofferto poco e concesso poco (primi dieci minuti a parte), quindi finalmente arrivano buone notizie dal campo, in attesa che anche la società faccia il suo dovere sul mercato; le cessioni che dovevano sbloccare il mercato rossonero sono arrivate, ora bisogna mantenere le promesse e consegnare a Inzaghi, al suo rientro in Italia, qualche giocatore che rinforzi la rosa, perchè non può bastare una vittoria contro una volenterosa squadra messicana a far dimenticare i tanti problemi emersi nella tournèe e a far nuovamente esclamare "Siamo a posto così!", gettando nuovamente nello sconforto il popolo rossonero.
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