Quelle sere belle da morire... Il Milan stacca il pass per lo Scudetto

Quelle sere belle da morire... Il Milan stacca il pass per lo ScudettoMilanNews.it
© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS
domenica 24 aprile 2011, 00:00Editoriale
di Matteo Calcagni

Che Brescia-Milan fosse una gara complicata lo sapevano tutti: partita sofferta, sfida all'ultimo respiro. Lo è stata nel 2004, in un freddo 18 gennaio, quando Pippo Pancaro al fotofinish regalò il successo all'undici di Ancelotti. E anche in questa stagione è andata così: una vittoria dall'ardente sapore di tricolore, un successo scovato in mezzo a mille difficoltà. Massimiliano Allegri, in conferenza stampa, lo aveva detto: "Sarà la 'partita del Campionato'". Le rondinelle, forse all'ultimo treno per centrare la salvezza, avrebbero venduto cara la pelle al Diavolo: e così è stato. La formazione di Iachini non ha mai mollato un centrimetro, dal 1' al 94', mettendo più volte a serio rischio la porta di Christian Abbiati. Il Milan, dalla sua, ha inizialmente pagato la scarsa freddezza sotto porta: Antonio Cassano, perfetto in fase di costruzion/impostazione, ha fallito due facili conclusioni su colpo di testa, facendo insorgere qualche piccolo fantasma nelle menti dei sostenitori rossoneri. Ma è stato lo stesso barese, al minuto 82' con un Diavolo alle corde, a lanciarsi in contropiede e servire un assist al bacio per Robinho. Sì, proprio Robinho: spesso troppo criticato per gli errori sottorete, il brasiliano è stato sempre presente in tutte le fasi e in tutte le gare decisive del Campionato, mostrando una continuità di prestazione ai limiti dell'innimaginabile.

Proprio l'ex Santos, in una delle situazioni a lui meno idilliache (l'1 vs 1 di fronte al portiere), ha esorcizzato paure e patemi, battendo Arcari con un morbido interno destro. Il Milan è in vantaggio, ma non è finita. C'è tanto tempo per soffrire e, come volevasi dimostrare, Diamanti rischia di negare la gioia al popolo rossonero: un tiro a girare, destinato in fondo al sacco, viene intercettato e deviato da Christian Abbiati. Proprio lui che, dodici anni or sono, fu decisivo a Perugia su Bucchi, permettendo ai suoi di festeggiare il sedicesimo Scudetto. Brescia 2011 non significa Scudetto, ma quasi: le avversarie sono lontanissime, il valore della vittoria è incommensurabile e, aspetto più importante, le giornate sono ormai soltanto quattro. Bisogna dar merito ad Allegri ed al suo fantastico gruppo che, nonostante le avversità (squalifiche ed infortuni a grappoli), sono riusciti ad uncinarsi e compire lo sprint decisivo verso il tricolore: oggi la scena è tutta di Robinho e Abbiati, ma i nomi da celebrare sono tanti e ci sarà tempo e spazio per farlo. Nelle menti dei tifosi rossoneri, in attesa di toccare la gloria con mano, resta una grande sera, una di quelle belle da morire... Il traguardo è vicino, la marcia è inserita, ora bisogna soltanto raccogliere le ultime forze e compirere il tanto atteso passo conclusivo.