Milan, altri 3 passi verso il trionfo. Il gol di Flamini è la vittoria dello spirito operaio
Anche l'ultimo curvone prima del rettilineo è stato superato e gli inseguitori restano molto distanti. Il maratoneta Milan è ad un passo dal trionfo tanto agognato e vi si avvicina col sofferto 1-0 casalingo sul Bologna. Lo ammetto, sono rimasto male per la rete finale di sabato di Pazzini che ha impedito al popolo rossonero di festeggiare nella bolgia di San Siro. Sarebbe stato bello festeggiare già in questo week end nel contesto gioioso e pieno di entusiasmo che si respirava nella Scala del Calcio. Vorrà dire che questo scudetto bisognerà andarselo nella Capitale, nella città che ospiterà anche la finale di Coppa Italia (un altro derby con l'Inter è una pazza idea?), contro una squadra che si giocherà le ultime speranze di agguantare il quarto posto. Dunque sarà partita vera e questo aggiunge un po' di fascino e suspance ad un finale che sembra già scritto. Capiranno i tifosi, che dovranno attendere la semifinale di ritorno della coppa nazionale a Palermo prima di poter celebrare a dovere questa grande vittoria insieme ai propri beniamini.
Il fatto che il successo sul Bologna lo abbia firmato Mathieau Flamini è il simbolo di un'annata in cui i gregari sono stati importanti tanto quanto i fuoriclasse. Viene premiato lo spirito nuovo di un Milan più operaio e più votato al sacrificio, come non lo si vedeva da anni. Questa è stata la vera trasformazione apportata da Max Allegri e da una società che ne ha avallato le scelte mettendogli a disposizione calciatori con le caratteristiche ideali per rendere realtà il suo modo di pensare il calcio. Poi, a stagione conclusa, verrà anche il momento dei bilanci, delle valutazioni sul contributo di ciascuno dei campioni che hanno contribuito al raggiungimento di questo obiettivo. E sarà lì che si inizierà a vivere di sogni (anche se qualche acquisto è già formalizzato, come ha ricordato il mister nella conferenza stampa di sabato) e si dovrà, molto probabilmente, dire addio a qualche amico di vecchia data dopo tanti anni di battaglie.
E anche questo, cinicamente è un bel passo in avanti rispetto al passato. La società ha saputo imparare dai propri errori e, messa contro il muro anche dai paletti del fair play finanziario, ha compreso la necessità di non ragionare più con il cuore ma col bilancino. Per tornare vincenti nel tempo, anche a livello europeo, bisogna sapersi rinnovarsi, nelle idee come negli uomini. Chiedere per informazioni al solito Barcellona...
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