... Il calcio italiano va a rotoli: Galliani ha ragione

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© foto di Alberto Fornasari
sabato 25 giugno 2011, 22:20Focus On...
di Salvatore Trovato

Tutte le preoccupazioni del calcio italiano nelle parole di Adriano Galliani. Dalle pagine de La Gazzetta dello Sport, l’amministratore delegato rossonero mette a nudo i problemi nel nostro pallone, dal fatturato agli stadi, passando per il fair play finanziario e i diritti tv: "Abbiamo consolidato il primato in Italia, ma fatturiamo comunque la metà del Barcellona - ha dichiarato -. Nel nostro Paese i costi ordinari sono parecchio superiori ai ricavi ordinari". Discorsi che sembrano forse ripetitivi ma che, in realtà, rappresentano un vero e proprio campanello d’allarme, ormai suonato più volte ma, purtroppo, senza riscontri. "Nel calcio non si può agire come in un’azienda - prosegue Galliani -.

Se non compro nessuno e inseguo il pareggio del bilancio, i tifosi inseguono me per strada". Ora, però, è tutto più difficile e il nuovo progetto finanziario, tanto rivoluzionario quanto cervellotico, varato dal presidente della UEFA Platini, non fa altro che aggravare la situazione: "Senza la generosità dei loro mecenati - sottolinea -, Milan, Inter e Juve non sarebbero diventate quello che sono". Molti dubbi anche sui discorsi relativi ai diritti tv e alla questione dei vivai, per molti unica ancora di salvezza del calcio italiano: "La legge Melandri sui diritti tv avrà anche fatto aumentare la competitività interna ma in Europa abbiamo perso potere d’acquisto", osserva Galliani, che poi sposta il tiro sui settori giovanili: "Se ti cresce in casa un Messi risparmi i soldi del cartellino, ma se poi non puoi concedergli gli ingaggi che danno in Spagna lo devi lasciar andare. Finiremo come Ajax, Benfica e Celtic che una volta vincevano la Coppa Campioni e ora no". Altro che pessimismo: questa è la realtà dei fatti.