Da Prince a Prince
Niente da dire, Agosto è proprio un bel mese per Kevin Prince Boateng. Un anno fa, il 16 Agosto il nazionale ghanese entrava per la prima volta a Milanello: niente ufficialità, solo test con il permesso del Genoa, ma una emozione forte lo stesso. Due giorni dopo, il 18 Agosto, dopo aver assitito nella sala tv di Milanello all'interruzione delle trasmissioni di Milan Channel con l'inno del Club per l'annuncio ufficiale del suo arrivo in rossonero, abbracciava il suo procuratore esternando tutta ma proprio tutta la sua gioia. Tutto il resto è venuto da sè, l'esordio a Barcellona, i primi passi nel Milan, le prime panchine, i primi gol, la consacrazione, il trionfo Scudetto all'Olimpico di Roma, il Moonwalk in uno stadio in cui l'entusiasmo e l'eccitazione dei Milanisti erano assolutamente ai massimi livelli.
L'Agosto 2011 non è da meno. Dopo i primi assaggi di Milan a Luglio, a Monaco di Baviera, ma non era ancora il suo mese, Prince esonda a Pechino. Nella Finale di Supercoppa di Lega, con il Nido d'Uccello quasi tutto rossonero, dopo un inizio titubante della squadra sono i suoi movimenti sui cross a creare le premesse per la riscossa rossonera. Ma è nel secondo tempo che Boateng è al posto giusto nel momento giusto per accompagnare in rete la palla definitiva. E' lì che avevamo lasciato Prince, il 6 Agosto. Lo abbiamo ritrovato, dopo altri assaggi di stagione fra Malmoe e Bari, con la palla spettacolare del 21 Agosto. Tiro al volo da sigla televisiva, un gesto su cui si rischia anche la brutta figura. Ma il Prince sereno e consacrato di questo ciclo rossonero non ci ha pensato due volte e ha fatto la cosa giusta. La cosa più bella.
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