Kakà-El Shaarawy, destini incrociati
Sei milioni e mezzo per la metà, talento italiano cristallino e un futuro radioso tutto da scrivere. Questo è Stephan El Shaarawy. Prestito gratuito, talento brasiliano da rivedere e un futuro nebuloso. Quest'altro è Kakà. Il brasiliano in arrivo porterebbe con sé qualche controsenso, certo è, che se dovesse arrivare l'ex "bimbo d'oro" a cifre vantaggiose e a ingaggio ridotto sarebbe impossibile rifiutare. Si vuole aprire un nuovo ciclo? Si punterà sui giovani? Meglio Kakà o El92? Tra un controsenso e un altro il primo colpo rossonero "il faraone" potrebbe vedersi chiudere le porte della trequarti. Titolare sapeva di non essere, ma voglia di dimostrarsi da Milan, ne ha tanta.
Possibiità, ad oggi, ne avrebbe, domani con un Kakà in più? L'arrivo di Aquilani intaserà ulteriormente la casella tra centrocampo e attacco, visto che l'ex Roma e Juve può ricoprire anche il ruolo di rifinitore dietro le punte. El Shaarawy non è ancora sceso in campo con la sua nuova maglia rossonera ma sta lavorando sodo per recuperare al più presto e poter calpestare il prato verde di San Siro. Passaggio di consegne. Lo stesso destino toccò al primo Kakà. Quando ad Ancona esordì in Serie A, nessuno avrebbe mai pensato che ad accomodarsi in panchina sarebbero stati due mostri sacri come Rui Costa e Rivaldo. Invece… Stephan sogna lo stesso percorso, qualità ne ha da vendere. Ora toccherà a lui sgomitare nel calcio dei grandi per invitare prima Kakà al ritorno a Milano e poi ad accomodarsi in panchina.
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