Una tranquilla sgambata in riva al lago

Una tranquilla sgambata in riva al lagoMilanNews.it
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venerdì 2 settembre 2011, 01:30Vista dalla Curva
di Davide Bin
Un Milan rimaneggiatissimo vince 2-1 l'amichevole disputata a Como contro la formazione lariana e organizzata per coprire il "buco agonistico" provocato dallo slittamento della prima giornata di campionato.

Ai tempi del calcio "romantico" che molti ancora rimpiangono, l'amichevole del giovedì sui campi di provincia era una piacevole abitudine per le squadre di serie A, perchè il calendario non era ingolfato e strapieno di impegni e molto spesso c'era la possibilità di allenarsi con serenità per tutta la settimana e di poter provare schemi e tattiche nell'amichevole infrasettimanale; nel calcio "moderno", invece, ci è voluto un rinvio della prima giornata di campionato per le note liti fra Lega di Serie A e Associazione calciatori (non chiamiamolo sciopero perchè tale non è, altrimenti la giornata sarebbe saltata definitivamente e non sarebbe stata recuperata) per trovare tempo e spazio per riscoprire l'amichevole del giovedì, che il Milan ha disputato a Como per permettere ai giocatori rimasti a Milanello di fare una sgambata agonistica e non rimanere troppo tempo senza partite. Rientrare dopo tanti anni nello stadio Sinigaglia (l'ultima apparizione del Como in serie A risale ormai a molti anni fa) mette un po' di nostalgia ai tifosi rossoneri che in questo impianto hanno vissuto il primo vero giorno di gloria dell'infinita epopea berlusconiana: 15 maggio 1988, ultima giornata di campionato; con il pareggio 1-1 contro il Como, il Milan vince il suo 11° scudetto, il primo dell'era Berlusconi e l'unico di Arrigo Sacchi; un anno dopo il Milan si ripresenta a Como addirittura da Campione d'Europa, visto che la sfida sul campo lariano si gioca quattro giorni dopo l'indimenticabile finale di Coppa dei Campioni al Nou Camp di Barcellona contro la Steaua Bucarest; anche quella volta al Sinigaglia finì 1-1 ed è per quello che il vecchio e sgangherato stadio lariano non è uno stadio qualunque per i "vecchi cuori rossoneri" e rievoca dolci ed indelebili ricordi. Nel frattempo il Como è sprofondato in terza divisione, mentre il Milan ha continuato a vincere e, non a caso, si presenta al Sinigaglia ancora con lo scudetto cucito sulle maglie; sicuramente il più contento ed emozionato della giornata è Gianluca Zambrotta, perchè Como è la sua città e, infatti, a poche centinaia di metri dallo stadio, c'è un segmento del martoriato lungolago comasco sistemato e reso agibile proprio dal calciatore rossonero che ha finanziato i lavori e contribuito a sistemare la sua città. Per gli altri si tratta solo di una semplice amichevole e il Milan è molto rimaneggiato, perchè mancano sette nazionali ma anche molti altri elementi (Gattuso, Seedorf, Inzaghi, tanto per fare qualche nome) e Allegri deve completare l'undici titolare con il giovane Boateng (Kingsley) e ha a disposizione una panchina solo di ragazzi. Per molti è l'occasione di mettere minuti nelle gambe e fra questi c'è El Shaarawy, rimasto fermo per alcune settimane per problemi fisici e che ora deve recuperare il terreno perso e dimostrare ad Allegri che può essere un elemento molto utile. L'impianto lariano non è pieno come ai bei tempi in cui qui si giocavano sfide di campionato: curva ospiti gremita solo per un quarto, curva dei tifosi lariani con molti vuoti, tribuna discretamante piena ma non esaurita, distinti chiusi; ormai c'è talmente tanto calcio da vedere ad ogni ora soprattutto in TV, che una semplice amichevole non può attirare più di tanto, anche perchè l'orario non è dei più comodi (18), sinceramente anche i prezzi sono abbastanza esagerati per una partita del genere (15 euro per un biglietto di curva) e, oltretutto, bisognava tassativamente acquistare i biglietti in prevendita entro le 15 (scelta bizzarra in una delle rare occasioni in cui a Como si poteva fare un bell'incasso...).

In queste occasioni la squadra che rischia di più è proprio quelle più blasonata e forte, soprattutto se si presenta senza molti titolari; per fortuna in attacco il Milan ha due giovani "peperini" che, per differenti motivi, hanno una gran voglia di mettersi in luce e sono supportati da Kevin Prince Boateng, che è un titolare inamovibile e uno dei grandi protagonisti della scorsa stagione, ma ci mette sempre grande grinta e determinazione, anche se si tratta di una semplice amichevole e lo dimostra il fatto che rischia la rissa con Diniz in occasione di un suo fallo sul difensore lariano che reagisce nei suoi confronti. La partita è abbastanza gradevole, giocata a buon ritmo e a viso aperto, perchè il Como non si limita a difendersi ma prova anche ad impensierire Abbiati; ovviamente la concentrazione non è massima in casa rossonera e non manca qualche svarione, anche da parte dei più esperti, come Bonera, Antonini o Ambrosini, anche se tocca proprio al capitano l'onore di sbloccare il risultato a metà del primo tempo, deviando facilmente di piatto in rete un delizioso assist di El Shaarawy, il più brillante, visto che in precedenza ha già colpito il palo con un bel tiro a rientrare e ha deliziato il pubblico rossonero con ottimi spunti soprattutto in fascia sinistra (che possa essere lui quel mister X tanto cercato come mezz'ala sinistra?). Il Como pareggia quasi subito con un'azione in fotocopia, favorita da un errore di Zambrotta (forse emozionato per il ritorno sul campo che l'ha visto esordire nel grande calcio?) e per qualche minuto il Milan fatica a raggiungere l'area del Como e va in confusione, forse sorpreso da un avversario che si pensava più morbido e malleabile e invece ci mette grande impegno per fare bella figura.

Serve una strigliata di Allegri nell'intervallo per rivedere un Milan più pimpante e ci pensa l'indemoniato Kingsely Boateng a procurarsi un calcio di rigore che Emanuelson realizza, riportando i rossoneri in vantaggio. Quando il ritmo cala e le emozioni si contano con il contagocce, ci pensa il "vero" Boateng a risvegliare l'ambiente, con un clamoroso tiro che toglie le ragnatele al sette, sbatte sulla traversa e torna in campo, facendo il paio con un'altra traversa già colpita in precedenza. Tanta sfortuna per il Boa, ma anche tanti applausi quando esce insieme al suo giovane omonimo per lasciare spazio ad altri giovani, fra i quali due Allievi Nazionali, D'Avolio e Mastalli. Nel frattempo il Milan soffre un po' in difesa e rischia di essere nuovamente raggiunto dal Como, ma Asiedu grazia Amelia da pochi passi e i rossoneri evitano la figuraccia di non riuscire a battere un avversario di categoria inferiore. La girandola delle sostituzioni toglie ulteriore interesse al finale di partita, il ritmo cala ancor di più e la sfida si chiude con il successo stiracchiato di un Milan appena sufficiente, in cui hanno brillato i giovani ma anche veterani come Nesta (solita garanzia in difesa) ma che, ovviamente, non era certo motivato al massimo per un'amichevole di scarso prestigio, una sorta di gita fuori porta sul lago di Como per interrompere la monotonia degli allenamenti e la lunga sosta agonistica creata dal rinvio della prima giornata di campionato. Fra pochi giorni (forse, ma sembra ormai scongiurato il rischio di un ulteriore stop della serie A) si fa sul serio e viene da dire...finalmente, perchè c'è una gran voglia di calcio vero dopo tante insipide amichevoli.