Ragione e sentimenti
Il calcio vive di sentimenti forti, ma proprio per tale motivo nelle situazioni più complesse e delicate è assolutamente indispensabile ragionare senza farsi condizionare dall'emotività. La notizia dell'esclusione dalla lista Champions del Milan di Pippo Inzaghi ha suscitato immediata delusione e rabbia. Delusione perchè dal punto di vista umano non è giusto escludere da questa competizione un giocatore grande protagonista nel recente passato che ha segnato in Europa tanti gol (70 di cui 33 in Champions), molti dei quali sono stati determinanti per la conquista di trofei prestigiosi. "Con tutto quello che ha dato al Milan Superpippo meritava un trattamento ben diverso!!!". Questo è il commento della stragrande maggioranza dei tifosi rossoneri che poi si chiedono: "Dov'è andato a finire il senso di riconoscenza e gratitudine che ha sempre contraddistinto il rapporto tra il Milan e i suoi giocatori?". La ragione invece impone una serie di riflessioni ben diverse. Filippo Inzaghi ha 38 anni ed è inevitabilmente nella parabola discendente della lunga carriera. Il Milan dovrà fare a meno di Flamini infortunato e Gattuso squalificato per 4 turni, quindi necessitava nei loro ruoli di sostituti all'altezza. Per quanto poi concerne gli attaccanti Allegri potrà contare su Ibra, Pato, Robinho, Cassano. C'è quindi una certa abbondanza. Certo, magari un posticino per Superpippo poteva scapparci se nella lista Champions fosse stato escluso Mexes che deve ancora recuperare dal lungo infortunio.
E' fuori, e quindi escluso, pure Stephan El Shaarawy che nell'amichevole col Como (vinta 2 a 1 con le reti di Ambrosini e Emanuelson) insieme a Kingsley Boateng, si è segnalato tra i migliori. Nel Milan in Europa non c'è spazio per la vecchia guardia e neppure per i giovani talenti. D'altronde oggi ci sono esigenze tecniche e di bilancio che impongono scelte ben ponderate anche a costo di essere cinici. Andrea Pirlo, dopo 10 di lunga e onorata milizia rossonera, è stato lasciato libero di andare alla Juventus che gli offriva un ricco contratto pluriennale. La società lo ha sostituito con Aquilani che è arrivato in prestito dal Liverpool e con un modesto diritto di riscatto da esercitare la prossima stagione. Lo stesso Nocerino, nelle ultimissime battute del mercato, è stato prelevato dal Palermo per una somma irrisoria (500 mila euro). Ma l'intera campagna acquisti (Mexes, Taiwo, El Shaarawy) è all'insegna del risparmio. Il Milan chiude le operazioni con un passivo di soli 4 milioni. Eppure a detta di tutti gli addetti ai lavori la squadra di Allegri ha potenziato il proprio organico. Se poi a livello internazionale sarà o meno competitiva questo è un altro discorso.
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