Ragione e sentimenti

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martedì 6 settembre 2011, 00:00Editoriale
di Tiziano Crudeli
Telecronista del Milan a 7 Gold, direttore editoriale del settimanale sportivo "Sprint&Sport Lombardia". Opinionista al "Processo di Biscardi" e Milan Channel.

Il calcio vive di sentimenti forti, ma proprio per tale motivo nelle  situazioni più complesse e delicate  è assolutamente indispensabile  ragionare senza farsi condizionare dall'emotività. La notizia dell'esclusione dalla lista Champions del Milan  di Pippo Inzaghi ha suscitato  immediata delusione e rabbia. Delusione perchè dal punto di vista umano non è giusto escludere da questa competizione un giocatore grande protagonista nel recente passato  che  ha segnato  in Europa  tanti  gol (70 di cui 33 in Champions), molti dei quali sono stati  determinanti  per la conquista di  trofei prestigiosi. "Con tutto quello che ha dato al Milan Superpippo meritava un trattamento ben diverso!!!". Questo è il commento della stragrande maggioranza dei tifosi rossoneri che  poi si chiedono: "Dov'è andato a finire il senso di riconoscenza e gratitudine che ha sempre contraddistinto il rapporto tra il Milan e i suoi giocatori?". La ragione invece impone una serie di riflessioni  ben diverse. Filippo Inzaghi ha 38 anni ed è inevitabilmente nella parabola discendente della lunga carriera.  Il Milan  dovrà fare a meno di Flamini infortunato  e Gattuso squalificato per 4 turni, quindi necessitava nei loro ruoli   di   sostituti all'altezza. Per quanto poi concerne gli attaccanti Allegri potrà contare su Ibra, Pato,  Robinho, Cassano.  C'è quindi una certa abbondanza. Certo, magari un posticino per Superpippo poteva scapparci se nella lista Champions fosse stato escluso Mexes che deve ancora recuperare  dal lungo infortunio.

E' fuori, e quindi escluso, pure Stephan El Shaarawy che nell'amichevole col Como (vinta 2 a 1 con le reti di Ambrosini e Emanuelson)  insieme a Kingsley Boateng, si è segnalato tra i migliori. Nel Milan in Europa non c'è spazio per la vecchia guardia  e neppure per i giovani talenti.    D'altronde oggi ci sono esigenze tecniche e  di bilancio che impongono scelte ben ponderate anche a costo di essere cinici. Andrea Pirlo, dopo 10 di lunga e onorata milizia rossonera,  è stato lasciato libero di andare alla Juventus che gli offriva un ricco contratto pluriennale. La società lo ha sostituito con Aquilani che è arrivato in prestito  dal Liverpool  e con un modesto diritto di riscatto da esercitare la prossima stagione. Lo stesso Nocerino,  nelle ultimissime battute del mercato, è stato prelevato dal Palermo per una somma irrisoria (500 mila euro). Ma l'intera campagna acquisti  (Mexes, Taiwo, El Shaarawy) è  all'insegna del risparmio. Il Milan chiude le operazioni  con un passivo di soli  4 milioni.  Eppure a detta di tutti gli addetti ai lavori la squadra di Allegri ha potenziato il proprio organico. Se poi a livello internazionale sarà o meno competitiva questo è un altro discorso.