Si riparte (finalmente!)

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venerdì 9 settembre 2011, 01:26Vista dalla Curva
di Davide Bin
In un anomalo venerdì di settembre, Milan-Lazio inaugura il campionato di serie A, che parte dalla seconda giornata per le note vicende che hanno fatto slittare la prima in programma a fine agosto.

Il 7 maggio il Milan vinceva aritmeticamente lo scudetto all'Olimpico di Roma; una settimana dopo lo festeggiava in Piazza Duomo e a San Siro; il 22 maggio chiudeva il campionato a Udine; sono passati circa quattro mesi da quelle settimane piene di gioia, euforia ed entusiasmo per i tifosi rossoneri e, finalmente, è giunto il momento di iniziare il nuovo campionato, che il Milan affronterà con lo scudetto sul petto e da favorito nei pronostici, ma che proprio per questo si preannuncia difficilissimo e ricco di insidie per Allegri e i suoi ragazzi. La stagione vera e propria deve ancora iniziare, ma il Milan ha già un trofeo in bacheca, la Supercoppa italiana, conquistata più di un mese fa a Pechino in un anomalo derby esotico contro l'Inter e che ha impreziosito l'estate rossonera. Ora, però, arrivano le vere competizioni che contano, cioè campionato e Champions League e si parte subito con un alto coefficiente di difficoltà: prima l'insidiosa Lazio di Reja a San Siro e poi addirittura il Barcellona, la squadra campione di tutto e più forte del mondo al Nou Camp. E' proprio per questo che l'esordio in campionato dei rossoneri avviene di venerdì, perchè chi gioca in Champions al martedì (soprattutto in trasferta) ha facoltà di chiedere un ulteriore anticipo dell'impegno di campionato e il Milan ha ritenuto opportuno sfruttare questa possibilità per preparare al meglio una sfida terribile e ricca di fascino. Purtroppo ciò penalizzerà i tifosi "da stadio", che fin dalla prima giornata si trovano di fronte a giorni ed orari assurdi per quello che una volta era lo svago della domenica e, invece, ora non lo è più, visto che da qui a dicembre il Milan giocherà una sola volta nel canonico orario delle 15 della domenica. Stranezze del calcio moderno, ormai più volte sottolineate in questa rubrica a rischio di diventare noioso, ma poi non lamentiamoci se gli stadi sono semivuoti, come potrebbe essere San Siro fra poche ore, nonostante si tratti dell'esordio dei campioni d'Italia.

Il Milan che scenderà in campo contro la Lazio è molto simile, per non dire quasi identico, a quello che ha conquistato lo scudetto nella scorsa stagione: Taiwo già infortunato, Mexes non ancora pronto, Nocerino e Aquilani appena arrivati (anche se quest'ultimo potrebbe scendere in campo dal primo minuto al posto di un Van Bommel preservato per Barcellona); insomma questo Milan ha poche novità, ma proprio per questo è già rodato e con tante certezze e sicurezze e ciò è un vantaggio soprattutto in avvio di stagione contro squadre che hanno cambiato tanto (e la Lazio è una di queste...); bisogna, però, stare molto attenti e riuscire a non pensare già al Barcellona, perchè è importante partire a spron battuto e nel migliore dei modi, a maggior ragione davanti ai propri tifosi e per farlo ci vuole la giusta concentrazione e il miglior approccio possibile alla sfida fin dall'inizio per evitare brutte sorprese contro una squadra che vuole giocare a viso aperto (contrariamente a quanto ha fatto nella scorsa stagione a San Siro) e provare a fare la partita schierando una formazione offensiva. Ciò potrebbe creare problemi ad una difesa che nello scorso campionato è stata uno dei punti di forza della squadra (notoriamente chi vince il campionato ha sempre la miglior retroguardia del torneo), ma potrebbe aprire invitanti varchi per le micidiali ripartenze rossonere; in avanti, infatti, mancherà Robinho ma ci saranno Ibra e Pato (con il ritrovato Cassano pronto a subentrare), con Boateng alle loro spalle (anche Seedorf non è stato convocato), mentre in difesa la contemporanea assenza di Taiwo e Zambrotta, spalanca le porte della fascia sinistra ad Antonini, che ha una ghiotta occasione per mettersi in mostra e provare a modificare le gerarchie per quel ruolo con una prestazione convincente. La formazione sembra già fatta, ma ciò che più conta è ricominciare da dove si era finito, ovvero con la voglia di vincere, l'entusiasmo derivante dalla vittoria dello scudetto e amplificato dalla vincente trasferta cinese che ha permesso di conquistare anche la Supercoppa. I campioni, anzi i supercampioni d'Italia sono tornati, ma siccome rivincere è molto più difficile che vincere, questo campionato sarà molto più difficile di quello concluso a maggio, anche se molti ritengono che la squadra di Allegri sia ancora la più forte. Tutti speriamo sia così, ma i pronostici contano davvero poco, soprattutto fra poche ore, quando San Siro accenderà i riflettori e si aprirà il sipario sul campionato di serie A, che abbiamo tanto atteso a causa dello slittamento della prima giornata, per quello che ancora viene chiamato sciopero dei calciatori, ma che di fatto non lo è, altrimenti la prima giornata sarebbe stata cancellata e non rinviata. Difficile capire il vero motivo per cui il campionato non è iniziato a fine agosto, ma ormai è andata così e mettiamoci una pietra sopra, perchè finalmente il lungo digiuno di partite ufficiali sta finendo, così come l'estate con le sue scialbe ed insipide amichevoli. Ora si comincia a far sul serio e speriamo che fin dall'inizio il Milan sappia confermarsi spietato e vincente come nella scorsa stagione; giocare con lo scudetto sul petto mette ancor più pressione e gli avversari moltiplicano le energie e gli sforzi per battere i più forti, ma i campioni dell'Italia siamo noi, lo abbiamo cantato per tutta l'estate e ora è giunto il momento di difendere quel triangolino tricolore che tutti vogliono ma una sola squadra conquisterà fra nove intensissimi mesi.
Buon campionato a tutti!