Piena emergenza in un momento già delicato

Piena emergenza in un momento già delicatoMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 18 settembre 2011, 01:30Vista dalla Curva
di Davide Bin
Il Milan affronta una trasferta difficile ed insidiosa a Napoli e lo fa con una formazione molto rimaneggiata a centrocampo e in attacco.

Si era capito fin dal giorno in cui è stato compilato il calendario del campionato che il Milan non avrebbe avuto un inizio di stagione facile, poi il sorteggio dei gironi di Champions League ha "completato l'opera" inserendo la trasferta a Barcellona in casa dei campioni d'Europa e dei più forti del mondo fra due partite insidiose come la sfida contro la Lazio e la trasferta di Napoli; lo slittamento della prima giornata di campionato ha tolto momentaneamente dal calendario proprio la partita teoricamente più facile (anche se nel momento in cui scrivo il Cagliari è capoclassifica solitario del campionato, sfruttando il fatto di aver giocato inanticipo), quindi i rossoneri si sono trovati di fronte un inizio di stagione tutto in salita. Per il momento sono arrivati due pareggi con identico risultato (2-2) ma dal sapore diverso: una mezza sconfitta quello con la Lazio, perchè è vero che c'è stata una rimonta da 0-2 che lo fa sembrare positivo, ma tutti si aspettavano un esordio in campionato con vittoria e il successo poteva arrivare in una ripresa in cui in pratica ha giocato (e tirato in porta) solo il Milan; il pareggio di Barcellona, invece, è un autentico miracolo, un'impresa per chi è stato dominato in lungo e in largo per novanta minuti, ma ha avuto il merito di rimanere ordinato, di non crollare e di giocare da squadra, riuscendo inoltre a sorprendere i blaugrana in avvio e in conclusione di partita. Ora i rossoneri sono attesi dal terzo impegno difficile in dieci giorni, la trasferta a Napoli contro la squadra di Mazzarri galvanizzata dall'ottima prestazione e dal prezioso pareggio di Manchester ottenuto contro il City e a complicare molto le cose in casa rossonera ci sono i tanti infortuni che stanno decimando in particolare due reparti, il centrocampo e l'attacco: l'elenco dei già sicuri assenti è impressionante per quantità e qualità: Ibrahimovic, Robinho, Boateng, Gattuso, Ambrosini e Zambrotta, ai quali si aggiungono anche il lungodegente Flamini, i non ancora pienamente recuperati Inzaghi e Mexes e pure il giovane Kingsley Boateng; dieci elementi, quasi una squadra intera e il reparto meno martoriato dall'emergenza è la difesa. Allegri deve fare di necessità virtù, deve compiere scelte obbligate, ma non è abituato a piangersi addosso e schiererà ciò che ha a disposizione, cercando le soluzioni migliori per fare comunque una buona prestazione (e risultato) su un campo molto difficile. Per fortuna negli ultimi giorni di mercato sono arrivati Aquilani e Nocerino che ora saranno molto utili, perchè l'infortunio di Ambrosini alla spalla lo costringerà ad almeno un mese di assenza, il problema di Gattuso al nervo ottico è tutto da valutare e così anche l'infortunio al costato di Boateng; in attacco, invece, Ibra si rivedrà solo a fine mese e Robinho fatica a recuperare da un edema osseo.

In queste condizioni la già insidiosa trasferta di Napoli diventa quasi proibitiva, ma il Milan deve cercare di fare la sua partita senza lasciarsi condizionare dai problemi e sapendo che comunque ha in rosa giocatori validi che meritano fiducia; sta a loro non far rimpiangere i titolari e protagonisti della scorsa stagione e della cavalcata verso lo scudetto, perchè anche se il campionato è iniziato da pochissimo, è già un momento delicato, con il primo confronto diretto della stagione che potrebbe dare indicazioni, ovviamente non decisive, ma importanti: in caso di sconfitta, infatti, il Milan potrebbe già trovarsi a cinque punti dallo stesso Napoli e, forse, anche da una Juventus vincente a Siena ed inseguire non è mai facile, soprattutto quando si è in emergenza e gli impegni si susseguono a ritmo frenetico (mercoledì è in programma il primo turno infrasettimanale del campionato). Ecco perchè si tratta già di una partita importante e da non fallire, soprattutto ripensando al fatto che lo scorso campionato è stato vinto anche perchè il Milan è stato pressochè perfetto negli scontri diretti (quattro vittorie su quattro contro lo stesso Napoli e l'Inter) che, come è noto, valgono doppio, perchè ti permettono di conquistare punti e contemporaneamente toglierli aiie rivali. Fortunatamente il morale è alle stelle per il risultato di Barcellona, anche se bisogna saper interpretare bene ciò che è successo in Spagna e capire che di positivo c'è davvero solo il risultato e la solidità della difesa contro Messi e soci, ma la prestazione è emblematica del fatto che la distanza che separa ancora il Milan dal Barcellona e, forse, da altre tre o quattro squadre in Europa, è ancora molta e sarà difficile colmarla; ecco perchè, visto che sarà difficile, per non dire proibitivo, vincere in Europa, bisogna continuare a coltivare l'orticello italiano, cioè puntare a rivincere lo scudetto e per riuscirci sarebbe importante evitare una partenza ad handicap, con avversari già lontani dopo due sole giornate; ha ragione Galliani a dire che siamo solo all'inizio e le partite non sono decisive, ma dover già recuperare cinque punti ad una (o due) rivali non sarebbe certo il massimo, soprattutto se l'emergenza dovesse durare ancora per qualche settimana. Il Milan deve andare a Napoli per vincere, incurante delle assenze e del valore dell'avversario, perchè ha lo scudetto sul petto e, quindi, sono gli altri a dover avere paura, anche di un Milan in piena emergenza; non sarà facile ma bisogna provarci, per far capire fin da subito alla concorrenza che il Milan c'è e vuole difendere al meglio quel triangolino tricolore che è cucito sulla maglia.