Stiamo tra il calmo e il molto calmo!
Momentaccio! Allegri non può schierare il “suo”Milan. Una squadra imprevedibile, grazie agli inserimenti di Boateng e Robinho, fisica e potente, qualità che hanno in Ibrahimovic la sua massima espressione. Un gruppo fresco e reattivo, per merito del turn- over che vedeva la rotazione dei centrocampisti a disposizione del tecnico, Ambrosini, Gattuso e Flamini che hanno permesso a Seedorf e Van Bommel di rifiatare. Questo è il Milan forgiato, creato, inventato dal tecnico livornese, un Milan oggi del tutto lontano dalla idea originale, proprio quando il calendario riserva avversari duri subito ad inizio stagione. Peccato perché partire bene, conquistando subito le prime posizioni, è fondamentale per gestire bene energie fisiche e nervose. Però si deve giocare. Il prossimo avversario è il peggiore che possa capitare. L’Udinese è infatti squadra organizzata, tonica e ben preparata. I rossoneri la vogliono affrontare con la madre di ogni scienza, la pazienza, unita alla concentrazione ed alla determinazione. Anche perché , in questo infernale mese di settembre, agitarsi non serve. Sì lo so, essere al vertice della classifica, certo, non da la felicità,ma rende meno nervosi. L’unico tranquillo sembra, però, proprio lui, Massimiliano Allegri ieratico come un Sacerdote del Monte Athos.
A lui ma anche a me, il Milan di Napoli, sul piano del gioco non è dispiaciuto. Una squadra punita dalle disattenzioni ma anche dalle splendide conclusioni di un devastante Cavani. In attesa del prossimo rientro di Pippo Inzaghi, scatenato nella partitella di lunedì, di Ibrahimovic, Pilzen o Juventus data del possibile ritorno anche di Boateng, la speranza è solo quella di non perdere troppi punti per ripartire appena entra in campo il Milan di Allegri. Anche perché, come ha sottolineato in maniera intelligente lo stesso allenatore rossonero, il ritorno degli infortunati alza l’asticella dell’attenzione da parte di tutti i componenti della rosa, in concorrenza feroce per un posto in squadra.
La ricerca del colpevole è esercizio, dunque, inutile. Gli infortuni non hanno una stessa matrice, ma sono figli del caso. Quindi la preparazione non sale sul banco degli imputati. Non è un problema di giocatori logori, perché si sono fermati giocatori giovani e meno giovani. Se poi qualcuno dubita sulla “fame” dei rossoneri ,reduci dalla conquista dello Scudetto, sbaglia perché la vittoria in Supercoppa, la forte determinazione sullo 0-2 contro la Lazio, la totale applicazione a Barcellona dimostrano che i Ragazzi ci sono di testa e di gambe.
Quindi si deve attendere il passaggio della tempesta, che ha scosso le convinzioni di molti tifosi. Fra qualche giorno ,ritornano tutti i Campioni . Tornerà a splendere il sole? Io ne sono convinto .anche perché Ibra, Binho, Boa , Gatto, Ambro e Superpippo sono più salutari di ogni Zeffiro dolce.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
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