Vietato sbagliare ancora!

Vietato sbagliare ancora!MilanNews.it
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mercoledì 21 settembre 2011, 01:29Vista dalla Curva
di Davide Bin
La sfida contro l'Udinese è insidiosa ma non ci si può permettere altri passi falsi, anche se siamo solo alla terza giornata di campionato.

Parlare di ultima spiaggia sarebbe francamante eccessivo, ma non si può negare che la partita contro l'Udinese sia già di quelle da non fallire, pur fra mille problemi; serve una vittoria, serve una bella prestazione, servono i tre punti per alimentare la classifica e non permettere a chi sta davanti di scappare troppo avanti, rendendo necessaria un'affannosa rimonta per tutto il resto del campionato; ci sono ancora 108 punti in palio, tutto può succedere, ma le false partenze sono sempre complicate da gestire, anche dal punto di vista delle motivazioni. In caso di successo contro l'Udinese, invece, il Milan avrebbe gli stessi quattro punti che aveva un anno fa dopo tre partite, con la differenza in positivo di aver già incontrato la terza e le quarte dello scorso campionato, mentre un anno fa gli avversari erano stati Lecce, Cesena e Catania. Ecco perchè non è il caso di fare drammi, almeno fino questa sera, anche se la sfida che attende i rossoneri è tutt'altro che semplice, per molti motivi: prima di tutto l'avversario, cioè l'Udinese che ha cambiato molto rispetto alla scorsa stagione, ha venduto pezzi importanti dello splendido mosaico costruito da Guidolin ma non smette di stupire e di ottenere risultati positivi; dopo la bruciante (e forse immeritata) eliminazione dalla Champions League nel turno preliminare contro l'Arsenal ha infilato due vittorie consecutive in campionato, è in testa alla classifica ed è l'unica squadra italiana ad aver vinto in Europa nel primo turno; gioca bene e a viso aperto, ha un Di Natale già in ottima vena realizzativa e viene a San Siro per fare la sua partita senza timori reverenziali e a ricordarcelo c'è il pirotecnico 4-4 della scorsa stagione, quando il Milan rimontò miarcolaosamente da 1-3, andò di nuovo sotto nel finale, trovò la forza di pareggiare e sfiorò addirittura la clamorosa vittoria. Il successivo cammino dell'Udinese rivalutò quel mezzo passo falso casalingo dei rossoneri, visto che poi i friulani misero in difficoltà anche tutte le altre grandi del campionato, ma deve ricordare a tutto l'ambiente milanista che la partita in programma in questo primo turno infrasettimanale della stagione nasconderebbe molte insidie anche per un Milan al completo, figurarsi per una squadra stravolta dalle assenze come quella che Allegri sarà "costretto" a schierare. Ecco un altro motivo che rende complicata la sfida: dei dieci assenti a Napoli è stato recuperato il solo Inzaghi per la panchina, mentre si sono fermati anche Bonera e Antonini; niente Ibra, niente Robinho, niente Boateng, niente Ambrosini e Gattuso e, quindi, è ancora un Milan dimezzato rispetto a quello che ha vinto lo scudetto nella scorsa stagione. Le buone notizie sono solo in prospettiva futura, visto che Robinho e Ibrahimovic stanno per tornare disponibili (mentre per Gattuso si parla di un mese di stop) e potrebbero giocare contro il Cesena, ma per il momento bisogna continuare a fare di necessità virtù e cercare di arrangiarsi con una squadra rimaneggiata e che pare anche in difficoltà dal punto di vista della condizione fisica.

Sembra sempre più evidente, vedendo ahche gli stenti dell'Inter, che la cervellotica decisione di giocare la Supercoppa italiana il 6 agosto a Pechino stia condizionando in negativo, come era facilmente prevedibile, l'inizio di stagione di due squadre che hanno dovuto interrompere la preparazione nel momento cruciale per volare in Cina a giocare una sfida importante e ufficiale, mentre altre squadre si allenavano serenamente e proficuamente. Ecco, allora, che in questo momento i rossoneri sono in difficoltà ad affrontare squadre che corrono molto e che hanno nella velocità dei loro giocatori una delle doti principali: le micidiali ripartenze subite domenica sera a Napoli lo sottolineano in modo impietoso e mentre qualche mese fa Van Bommel era una diga insuperabile per chiunque, ora viene saltato facilmente a velocità doppia e non ha nemmeno la forza per commetere un fallo tattico; il giocatore è sempre lo stesso, la condizione fisica invece no ed è emblematico che fra i più pimpanti a Napoli ci fossero Aquilani e Nocerino, che la preparazione estiva l'hanno svolta con altre squadre. Felice di essere smentito da un'ottima prestazione sul piano fisico dei rossoneri contro l'Udinese, penso, però che ci si debba preoccupare al pensiero di affrontare un'altra squadra che ha nella velocità e nella freschezza atletica due delle sue armi migliori; ci vorrà un Milan pimpante, concentrato, voglioso di riscatto e nei momenti di difficoltà sarà importante il sostegno del pubblico, che potrebbe e dovrebbe essere l'arma in più, anche se è facilmente ipotizzabile il solito stadio mezzo vuoto (o mezzo pieno...fate voi), visto il momento non brillantissimo della squadra e il fatto che si gioca al mercoledì sera e raramente gli stadi sono pieni nei turni infrasettimanali. Sicuramente si può prevedere una partita spettacolare e con tanti gol, visti i precedenti e le caratteristiche delle due squadre, più difficile è indovinare il risultato, perchè per il Milan sarà durissima, ma bisogna cercare di vincere a tutti i costi; la classifica dice che è vietato sbagliare ancora per non rimanere troppo staccati dalla vetta e rischiare di cominciare a pensare ad altro e ad obiettivi che francamente sembrano irraggiungibili per il Milan attuale (Champions League); bisogna cercare di reagire e di uscire dal momento delicato senza ulteriori danni, in attesa di tempi migliori, che sicuramente arriveranno quando la squadra sarà al completo; purtroppo il calendario non dà una mano in questo senso, visto il tremendo inizio di campionato (e fra dieci giorni c'è già Juventus-Milan!) e proprio per questo Milan-Udinese è già una sfida per molti versi decisiva e servirà un grande Milan, capace di essere più forte delle difficoltà, delle assenze e di un avversario che avrà anche il vantaggio di potersela giocare serenamente e senza pressioni. Una brutta gatta da pelare, insomma, ma quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare ed è giunto il momento di dare un segnale chiaro al campionato, facendo capire che il Milan c'è ancora e non ha alcuna voglia di abdicare così presto!