Milan-Juve: la lavagna tattica

Milan-Juve: la lavagna tattica
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lunedì 3 ottobre 2011, 14:00Twitch
di Federico Albert
fonte www.milan7.it
Ecco dove ha sbagliato Allegri

2-0. Con una doppietta di Marchisio, La Juve liquida il Milan, con un risultato secco che va a rimarcare una condizione fisica deficitaria del club meneghino ed una disposizione tattica che ha lasciato molto a desiderare.

Antonio Conte schiera la sua squadra con un 4-1-4-1 molto offensivo. A scendere in campo sono: Buffon - Lichtsteiner, Bonucci, Barzagli, Chiellini - Pirlo - Krasic, Vidal, Marchisio, Pepe - Vucinic.

Allegri risponde con il suo marchio di fabbrica, il 4-3-1-2, dovendo rinunciare ad Abate e ritrovando Boateng dietro el due punte. Il Milan scende in campo con: Abbiati - Bonera, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta - Nocerino, Van Bommel, Seedorf, Boateng - Cassano, Ibrahimovic.

Posticipo di lusso quello che vede di fronte le due squadre piu titolate del calcio italiano nella cornice del nuovissimo Juventus Stadium. La Juve arriva da due pareggi consecutivi mentre il Milan, incerottato in ogni reparto, da due sofferte vittorie.

PRIMO TEMPO

Parte subito forte la Juventus che si affida alla classe di Pirlo in cabina di regia e propone una squadra dal baricentro molto alto. Il Milan parte invece piu coperto e tiene i due terzini bloccati. Per i primi quindici minuti si nota un Boateng che esce in pressing su Pirlo per cercare di limitarne la costruzione di gioco ma il centrocampista del Ghana, rientrante da un infortunio e quindi non al meglio, sembra desistire da questa marcatura con il passare dei minuti.
Con Pirlo libero di dettare i tempi di gioco, la squadra bianconera cresce ed alza il ritmo, con il Milan che fatica a recuperare i palloni e quando lo fa non riesce a gestire la sfera ma viene spesso colta in controtempo dalle veloci ripartenze sugli esterni della squadra di Conte.
La squadra rossonera soffre moltissimo sulla fascia sinistra dove come si puó notare dalla la ah etra tattica, Seedorf deve scalare per aiutare Van Bommel, preso nella morsa di Vidal e Marchisio, lasciando Zambrotta a fronteggiare le avanzate di Krasic, il cui movimento libera costantemente Lichtsteiner al cross.
Il terzino svizzero gode di troppa libertà, anche se i suoi cross risultano spesso imprecisi.
La manovra del Milan è lenta ed impacciata, Boateng non riesce a collegare i reparti ed i palloni giocabili che arrivano alle due punte si contano sulla punte delle dita. Ibrahimovic, l'uomo che dovrebbe illuminare il reparto avanzato dei rossoneri, è ben gestito da Barzagli e Bonucci mentre Cassano cerca di defilarsi sulla destra e di prendere Chiellini di infilata ma è male assistito dai centrocampisti.
I tre giocatori offensivi del Milan non rientrano a dare sufficiente copertura ed il centrocampo rossonero va in grande difficoltà, sbagliando appoggi facili e non riuscendo a fornire adeguata copertura ai due centrali di difesa che oltre a dover gestire un brutto cliente come Vucinic, devono spesso uscire in chiusura sugli inserimenti dei mediani bianconeri.
Il primo tempo si chiude a reti inviolate ma è la Juve ad essere andata piu vicina al gol con un ispiratissimo Vucinic, abile a non dare riferimenti ai centrali rossoneri.



SECONDO TEMPO

Entrambe le formazioni rientrano sul terreno di gioco senza effettuare cambi ed il copione della gara non cambia.
È la Juventus a fare la partita ed attaccare a spron battuto, sfiorando il gol a piu riprese. Conte dopo pochi minuti effettua il primo cambio, togliendo uno spento Krasic ed inserendo in pimpante Giaccherini.
Bonucci va vicinissimo al gol ma è Abbiati a superarsi e deviare in corner un tocco ravvicinato del centrale bianconero.
Allegri inserisce Emanuelson e si schiera con un albero di natale con i due trequartisti a supporto di Ibra, arretrando ulteriormente il baricentro e provando a ripartire in contropiede.
La Juventus, pur esprimendosi ad un buon livello non trova la via del gol, andando a sbattere su un Thiago Silva che canta e porta la croce, mettendo pezze ovunque.
Il Milan perde Nesta per infortunio, entra Antonini e Bonera passa al centro.
Vucinic sfiora il gol a piu riprese, Allegri si cautela ulteriormente e toglie un confusionario Nocerino, inserendo Ambrosini.
Mossa che non da i frutti sperati poichè è la Juve a passare in vantaggio con Marchisio con si propone per un doppio dai e vai con l'intera squadra rossonera immobile a guardare il mediano bianconero che davanti ad Abbiati viene contrastato in scivolata da Bonera con il pallone che carambola in porta.
L'azione del gol bianconero nasce da una superiorità numerica data dal mancato rientro in copertura di Emanuelson, che ha avuto un impatto disastroso sulla partita, sbagliando passaggi e non dimostrando grande convinzione nei contrasti.
Il Milan prova a reagire ma il baricentro resta basso ed è la Juventus a raddoppiare sempre con lo stesso Marchisio che con un tiro da fuori sorprende Abbiati, autore di una topica degna del miglior Dida.
Risultato giusto che premia una squadra che ha dimostrato una condizione fisica migliore ed una disposizione tattica convincente.


ANALISI

Quello che lascia allibiti in questa amara serata per il popolo rossonero è che questa Juventus si sapeva come fermarla ma non lo si è fatto e di questo qualcuno dovrà renderne conto.
Spieghiamoci meglio. Conte usa un gioco arioso che vede Pirlo on. Cabina di regia e ali larghe con terzini abbastanza alti. Come contrastare questo tipo di gioco? La risposta la si puó trovare banalmente rivedendo la partita del trofeo Berlusconi: terzini bloccati ed un tridente con esterni larghi che tengano schiacciati i terzini avversari,impedendogli di salire e di creare superiorità numerica sulle fasce.
Ad agosto il Milan affrontó la Juventus nel migliore dei modi. Tridente atipico con Cassano, Boateng ed Emanuelson , abili a non dare punti di riferimento ai lenti centrali difensivi bianconeri ed a pressare in maniera ossessiva Pirlo, andando a occludere la fonte di gioco del club torinese.
Stasera la formazione che è scesa in campo è stata un suicidio tattico in piena regola e di questo, qualcuno, dovrà renderne conto.
Ibrahimovic ha dato un riferimento banale da seguire a Bonucci e Barzagli, Cassano ha provato a allargarsi ed infastidire Chiellini ma senza impedire le sortite offensive di quest'ultimo.


Come si puó notare dallo zoom tattico, la Juventus, sviluppando l'azione sulla fascia destra e cambiando poi gioco, è riuscita a tagliare fuori Seedorf e creare superioritá numerica sulla fascia   opposta, dove Lichtsteiner era sempre libero di andare al cross o cercare l' uno-due con Krasic.


Non si puó avere la controprova ma schierando un tridente atipico, magari con Boateng largo a destra e Cassano largo sul versante opposto, schierando in mediana tre incontristi, come avvenuto nella scorsa stagione, si sarebbe vista un altra partita. Se poi si sceglie di tenere fuori dal campo Aquilani, Taiwo ed Antonini, sicuramente fisicamente piu adatti per questo genere di incontro rispetto a Seedorf, Zambrotta e Bonera, ecco forse il problema grosso oltre che tattico lo si ha in panchina.