Montolivo e Diarra per il centrocampo... Altrimenti si rischia di finire fuori da tutto!

Montolivo e Diarra per il centrocampo... Altrimenti si rischia di finire fuori da tutto!MilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
martedì 4 ottobre 2011, 00:00Milanello in rosa
di Gaia Brunelli
Giornalista e anchor per Sportitalia. Opinionista per la trasmissione "Il Campionato dei Campioni" in onda su Odeon tv. Conduttrice su Radio Milaninter.

È giunto il momento di preoccuperei seriamente. Intanto perché le avversarie sono davvero diventate più forti. A cominciare dal Napoli che al San Paolo ci ha rifilato una lezione importante, per arrivare poi alla Juventus che ha ritrovato lo spirito di un tempo e, senza  interpreti straordinari, ha surclassato il Milan sia sul piano mentale sia su quello del gioco. Intensità, grinta e voglia di vincere, esattamente gli stessi elementi che il Milan aveva l'anno scorso e che gli hanno permesso la conquista dello scudetto. Oggi c'è un enorme stanchezza e pochi ricambi. Questo comporta che le energie dei soliti 11 primo o poi vengano meno, e così è accaduto a Torino. Allora è davvero chiaro a tutti che al Milan servano rinforzi. A centrocampo soprattutto, dove Gattuso non si sa quando riuscirà a tornare in campo. Pr Flamini ci sono mesi di attesa. Ambrosini è l'unico rientrato e Nocerino non può essere un titolare del Milan. Aquilani è troppo offensivo e Boateng è meglio come trequartista. Restano Seedorf e Van Bommel.

Il primo va centellinato anche per sfruttarne le doti migliori. L'altro ha giustamente bisogno di riposo e di un ricambio. A gennaio urge, dunque, muovere qualche passo importante sul mercato. Intanto arrivare a Riccardo Montolivo già non sarebbe male. E poi bisognerebbe puntare tutto su un centrocampista di caratura internazionale. Lassana Diarra continua a essere l'obiettivo numero uno. Siccome non rientra nei piani di Josè Mourinho, il Real Madrid potrebbe decidere di lasciare andare il giocatore già a gennaio per una cifra non eccessiva. Detto questo, Allegri adesso ha il grande compito di motivare i suoi uomini che, a livello mentale, sono apparsi davvero svuotati. Perché è un attimo passare da Campioni d'Italia a delusione dell'anno e questo al Mlilan non deve accadere. I rossoneri devono tornare umili come nella scorsa stagione quando non erano i favoriti. Ci vuole voglia, fame e tanta grinta. Ma, soprattutto, va dimenticata in fretta la figuraccia di Torino.