Ravezzani: "Milan pieno di problemi, con pochi ricambi è un disastro"

Ravezzani: "Milan pieno di problemi, con pochi ricambi è un disastro"MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
sabato 8 ottobre 2011, 18:40News
di Antonio Vitiello

Abbiamo intervistato in esclusiva Fabio Ravezzani, direttore di Telelombardia-Antennatre, e parlato con lui del Milan. Infortuni, poche alternative a disposizione dell'allenatore e Ibrahimovic poco motivato sono i maggiori problemi del Milan. L'attacco non riesce più ad alleggerire la pressione sul centrocampo e sulla difesa. Allegri non rischia la panchina perché la società rossonera tende a dare fiducia agli allenatori che hanno dimostrato di saper vincere. Dopo la sosta ci si attende un Milan rigenerato.

Che cosa sta succedendo al Milan che sembra aver smarrito la strada del gioco e dei successi?
"Succede che la squadra ha numerosi problemi, che messi insieme formano un grande problema, cioè è una squadra con un'età media elevata che ha portato alla concentrazione di tanti infortuni che hanno sicuramente condizionato le prestazioni nelle ultime partite. E' una squadra che cambia poco i giocatori avendo poche alternative. E' una società che ha fatto un mercato che finora non è stato all'altezza delle aspettative. E' una squadra che ha Ibrahimovic che sembra essersi un pochino stufato di giocare al pallone, lo dice lui stesso. Quindi tutto l'insieme fa si che questo avvio di stagione è stato molto sotto le attese, aggiungerei che forse il Milan stesso non si è reso conto di quello che stava succedendo: perché sono state scambiate prestazioni, secondo me, allarmanti, al di là del risultato, come quella di Barcellona per momenti importanti della stagione e per prestazioni positive quelle che invece positive non erano".

A proposito di Ibrahimovic a fine stagione potrebbe dire addio al calcio come si vocifera o più probabilmente per l'ennesima volta cambia squadra?
"Lui ha detto che non ha più tanta voglia di giocare e non proprio che vuole smettere di giocare a fine stagione e credo che sia stato molto sincero. Se avesse voluto rompere con il Milan avrebbe utilizzato tecniche diverse, se non altro perché la squadra che poi potenzialmente lo acquisterebbe basandosi sulle sue dichiarazioni penserebbe di correre il rischio di prendere un giocatore che non ha più voglia di giocare a pallone. Per questo dico che è stato sincero e penso che lo sia stato anche troppo".

Con cinque gol realizzati e otto subiti i problemi dei rossoneri sembrano suddivisi in tutti i reparti. Questo acuisce ancora di più la difficoltà a tornare ad essere una squadra vincente?
"Sì, io credo che in realtà il problema principale sia in attacco. Il Milan per tante ragioni si è trovato ad avere un attacco che non è più capace di allentare la pressione sul centrocampo e sulla difesa, non avendo più un attacco dove Ibrahimovic e Robinho tenevano palla e riuscivano a portare su il baricentro della squadra. Questo un po' perché Ibrahimovic era fuori per infortunio e un po' perché quando è tornato non era ancora in grande forma o non aveva grande voglia. Quindi il Milan si è ritrovato ad avere due uomini in meno davanti, Ibrahimovic e Robinho, e in più il contributo di Cassano a difendere il pallone è abbastanza ridotto e di quello di Pato non ne parliamo, e poi si è infortunato anche lui, e non si è trattato tanto di pochi gol realizzati perché comunque Ibra ne ha fatti tre".

Qualcuno ha già persino ipotizzato che se il Milan continua a non convincere Allegri rischia la panchina. Voci infondate oppure no?
"Voci infondate perché storicamente il Milan ha dimostrato che prima di esonerare un allenatore, soprattutto un allenatore vincente come Allegri in quanto la passata stagione ha vinto il campionato, arriva a tre quarti di stagione. Quindi escludo che Allegri rischi qualcosa prima di febbraio-marzo, certo che se l'andazzo della squadra continuasse ad essere questo - una squadra veramente improponibile nelle ultime esibizioni e in particolare nell'ultima con la Juventus - allora la società potrebbe prendere provvedimenti anche prima".

Cosa ci si può aspettare dopo questa sosta: un Milan rigenerato o che continuerà ad avere i problemi evidenziati finora?
" Sicuramente rigenerato perché rientreranno parecchi giocatori e sembra che possa farcela anche Robinho che a questo punto diventa fondamentale per dettare i ritmi di manovra della squadra. Rigenerato anche perché probabilmente Ibra avrà qualche pressione in meno, anche se sarà impegnato con la sua nazionale, ma le due settimane di sosta sono fondamentali. Certo è che da Milan - Palermo ci si attendono risposte molto forti, se il Milan non cambia completamente con i siciliani viene da pensare che questa sia una stagione da buttar via".