Durante: "Il Brasile è diventato bottega cara"

Casemiro. Rhodolfo. Oscar. Lucas. Juan. Leandro Damiao. Tanti nomi sul taccuino delle italiane, ora in Brasile per visionarli e seguirli da vicino. Riusciranno, però, a strapparli ai club verdeoro? O il momento storico, del paese sudamericano, non permette alle tasche delle italiane di permettersi certi importanti esborsi? Tuttomercatoweb.com è andato ad interpellare Sabatino Durante, agente Fifa, uno dei massimi esperti di calciomercato sudamericano per saperne di più. E la prima risposta è chiara. "Perché Neymar, che in Brasile è una stella, dovrebbe andare in Europa? Lì i ragazzi nascono con la sua cresta, è il Ronaldo o il Senna dei tempi moderni, guadagna 4-5 milioni ed è idolatrato da tutti". Chiaro, appunto.

Partiamo dalla situazione generale del Brasile, un paese in netta crescita.
"L'economia è in grande espansione, Mondiale ed Olimpiade sono alle porte e questo ricade sugli ingaggi dei giocatori. Lucas, che è un talento cristallino e che vale ben più dei 25 milioni paventati, prende ottantamila euro netti al mese ed ha una clausola rescissoria di 92 milioni di euro. Per quella cifra ti danno solo le scarpette...".

Anche per gli altri, vale lo stesso ragionamento.
"Appunto. Oscar è andato a parametro zero all'Internacional ed ora il club di Porto Alegre, non più tardi di due settimane fa, ha detto no a 25 milioni dal Barça. Lo stesso club ne ha rifiutati 18 dal Tottenham per Leandro Damiao, un mese fa e questo è sintomatico di come il momento del calciomercato brasiliano sia decisamente cambiato".

Le italiane, poi, arrivano spesso tardi, dicono in molti.
"Ed è quello che credo anche io: si muovono su giocatori poi già affermati, anziché ampliare il raggio su terreni fertili come il Cile o su ragazzi ancora giovani e che devono ancora esplodere".

In sintesi: dei tanti nomi, l'unico davvero probabile e concreto è Rhodolfo?
"Con 8 milioni si libera dal San Paolo. E' un giocatore pronto, un destro che gioca nel centrosinistra della difesa. Ha fisico, piede e può fare la proprima parte immediatamente. E poi non soffrirà, nel caso, il salto dal San Paolo alla Juventus, visto che la pressione è la stessa".